Noioso, natura a parte (veramente bella)... nella gran parte del film non c'è un rapporto umano con un adulto.Un film consigliato a chi deve far addormentare bambini un po' agitati ed adulti che con grossi problemi di insonnia.
Film veramente ben strutturato dove viene risaltato appieno il rapporto che si instaura tra la bambina e la volpe. Non a caso al di fuori di loro non viene prestata attenzione su altri particolari (tipo altri personaggi umani), se non quello incantvole dello scenario paesaggistico e animale. Una storia ben fatta che non si lascia soppraffare da facili sentimentalsmi, bensì ci illustra un bellissimo rapporto di amicizia.
Per tutti quelli che hanno detto che è inverosimile per la mancanza dei genitori o perché la bambina viene lasciata così allo stato brado, beh probabilmente non vi siete accorti del fatto che è stato ambientato almeno 30 anni prima. Questo è un particolare abbastanza irrilevante in quanto i bambini che vivono in campagna spesso sono lasciati liberi in giro per i boschi. Lo dico perché da quando ho 7 anni ho sempre passato l'estate in montagna e venivo lasciata a briglia sciolta fino all'ora di mangiare. E così un'altra bambina che invece viveva lì. Poi pensate che il pubblico a cui è rivolto è un pubblico di bambini. La maggior parte dei bambini se si trovasse nella stessa situazione della bambina si comporterebbe allo stesso modo. Vedendo l'animale come un gioco da possedere. A me è parso perfetto il modo di mostrare di come la natura non si può possedere, che non è un gioco. Mi è piaciuto il modo crudo nel cui è stato rappresentato nel crescendo, dal collare al chiuderla in camera, alla volpe che in preda al panico si getta dalla finestra. Sperando che i bimbi capiscano che voler bene non significa possedere.