Che dire per nulla banale e con un tono sempre raccolto e mai fuori dalle righe...consiglio di vederlo ...a tutti quelli che amano il grande...regista..giovane e pieno di talento..
veramente un bell'esempio di cinema tedesco, dopo "le vite degli altri" e "quattro minuti" !!! non l'ho trovato lento, i silenzi dei personaggi sono molto comunicativi e toccanti.
consigliato.
Finalmente un film di qualità. Non l'ho trovato affatto lento. (Probabilmente è un'impressione che molti hanno avuto dopo aver visto gli ultimi film U.S.A. d'azione,con sequenze girate ad una velocità veramente eccessiva..). Recitato molto bene. Meritato il premio per la sceneggiatura: uno spaccato di vita con personaggi ben delineati, in cui lo spettatore si immerge, si fa trascinare, riflette..
film da vedere.
Lento nel procedere ma dinamico e incisivo nella regia; i momenti anche più lenti hanno una grade forza comunicativa.
Brava Nurgul Yesilcay, grande espressività ed energia;
e grande Tuncel Kurtiz (Alì), i primi 15 minuti veramente divertenti con il suo senso del realismo praticamente edonista.
Fatih Akin si conferma una delle migliori novità degli ultimi anni; dopo il bellissimo "la sposa turca" un'altra grande prova di scrittura (vincitore a cannes come miglior sceneggiatura) e regia.
Il regista studia i personaggi, li indaga, trasmette un grande senso del divenire.
divertenti e taglienti anche i punti di vista sulla turchia e sul diritto di asilo politico nella Germania (o meglio Europa) tanto buonista quanto pronta a costruire muri.
direi di più.
film da rivedere, per apprezzarne meglio i silenzi, le geometrie dell'immagine, le panoramiche studiate ristudiate e percepite con grande emozione.
Fatih Akin: un secondo lavoro che lascia i segni.
filosofico.
Condivido il giudizio di Film Up. Il film colpisce, anche se procede con lentezza. In tutti e tre i nuclei genitore-figlio il legame risulta spezzato drammaticamente; nessun disperato bisogno di amore può realizzarsi, né tra il vecchio e la prostituta, né tra le amiche. L'unica speranza resta la comprensione della umana sofferenza e la solidarietà.