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Jarhead

Opinioni presenti: 66
Media Voto: Media Voto: 7 (7/10)

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non male..

(6/10) Voto 6di 10

il film non mi ha fatto impazzire ma non mi sento di bocciare questa pellicola che comunque ha dei punti forti a suo favore(la colonna sonora e l'interpretazione di ghyllenhaal in primis).A mio parere foxx sottotono.Qualcuno sa il titolo della canzone dei titoli di coda?



Armando, 40 anni, Perugia (PG).




L'opinione di Riccardo

(5/10) Voto 5di 10

Devo dire che non mi ha appassionato. La storia ha pure uno scopo cioè far vedere il soldato americano com'è senza le finzioni governative e ben raccontate nel film quando si chiedeva ai militari di dire quello che volevano i capi con le giuste proteste dei subalterni che non potevano dire quel che volevano. Al di la di questo il film è fiacco e non racconta nulla di eclatante se non la noia dei militari che vagano per deserti senza incontrare anima viva. La noia dei soldati attacca anche lo spettatore. Più che un film brutto lo giudico un film alquanto vuoto ed inutile che forse si prefiggeva di far vedere che poi la guerra ed i soldati non sono come li immaginiamo ma che alla fine non dice nulla e vaghiamo, come i soldati nel deserto, per capire il senso di questo film: farci odiare la guerra? Boh,e a chi piace? Ottima fotografia.



Riccardo, 38 anni, Montesilvano.




superiore alle aspettative

(8/10) Voto 8di 10

la critica non ha amato questo film che ho invece trovato interessante, estremamente realistico ( purtroppo!) e attuale considerato l'andamento della seconda operazione americana in Irak. Bravi gli attori. Buona la regia. Insomma un film sottovalutato ma che consiglierò di vedere a che ormai non si aspetta altro che sangue e arena dai film di guerra..



Wanda, 36 anni, Milano (MI).




discordo col critico (è nuova? sorry)

(7/10) Voto 7di 10

Sono completamente d'accordo a metà col critico... a mio (modesto) parere jarhead val bene una messa. sono d'accordo col parere concernente una soave schiavitù registica con l'omst ... nella fase in cui "don't worry, be happy" si sconsacra e riveste di ovatta alcune "opinabili" scelte registiche di inquadratura e sceneggiatura togliendo pathos alla storia... ma dei vizi un regista con i "controcosi" riesce a farne virtù quindi ... declino all'interlocutore maximo il rispondere alla critica. per ciò che concerne il perentorio "inutile" come giudizio finale mi pregio di volerne segnalare altrimenti una freschezza ed una originalità che non ha nulla da invidiare a tante opere invece millantatamente accreditate dalla critica unanime (tutta!) recente e vetusta al contempo. penso sia uno di quei film che va rivisto per valutare meglio, di volta in volta, la regia, il montaggio, la sceneggiatura, la fotografia (che è la primissima cosa che esce)... e nondimeno la redditività dei protagonisti, nella loro atroce a-bulimia generazionale che descrivono con particolare cruenza, verosimiglianza ai loro simili nella crudezza di un'umana esistenza. (come direbbe il poeta: riguardatelo!)



Samsite, 35 anni, Brixia (BS).




Il deserto vero protagonista del film

(8/10) Voto 8di 10

Qual'e' la vera natura di questo film, in realta' jarhead parla di un deserto che altro non e' nella sua stessa bellezza fatta di solitudine di monocromaticita'di silenzi rotti solo da il vento e' il nostro stesso animo dove albergano propositi omicidi con propositi sentimentali, il protagonista incarna bene questi due lati del lato umano, da una parte non ama fino in fondo il suo lavoro ma dall'altra vorrebbe fare il centro perfetto nella testa del nemico , il colpo alla JFK vuole come accadde al famoso presidente americano lo sbuffo rosa fatto di cervella mischiata a sangue, di cosa parla insomma il film parla di una generazione di americani che come dice un personaggio vuole una musica nostra dopo aver sentito passare un'elicottero con la musica dei doors, una musica nostra come a dire siamo la nuova generazione di soldati americani che portera' di nuovo la liberta' in angoli oscuri del pianeta,il film e' ben strutturato cosi' come ben scelte le musiche, spicca tra tutte il famoso pezzo dei nirvana nella scena onirica del protagonista , quando nel sogno va' a lavarsi il viso nel lavandino e con musica di sottofondo vede la sua donna che lo ha lasciato per un'altro , riflessa nello specchio e lui subito dopo vomita sabbia(qui' ritorna il deserto come simbolo del nostro animo) nel lavandino, bella anche la musica di Tom Waits -Soldier's Things alla fine del film.Di solito se io vedo un film e mi rimane impresso vuol dire che e' un'ottimo film e con jarhead e' accaduto questo.



Sergio, 35 anni, Nocera Inferiore (SA).





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