"jarhead" dipinge un evento tristemente interessante quale la guerra del golfo con realismo e senza luoghi comuni. i sentimenti di questi ragazzi che si arruolano nei marines, le più differenti storie personali che li accompagnano, le loro paure e le loro frustrazioni, in uno scenario (quello della guerra) che ti cambia la vita: questo è soprattutto "jarhead". il resto fa quasi da contorno, anche se non è privo di immagini di intensa eloquenza.
ho trovato questo film piuttosto significativo, per nulla banale nell'affrontare un tema sul quale è fin troppo facile scivolare nel luogo comune e nel finale prevedibile, nell'immagine già vista o nella frase già detta. ogni film sulla guerra sembra sempre un po' una minestra riscladata, un'insignificante riproduzione di una realtà con la quale, ahimè, conviviamo quotidianamente, non di rado intrisa di considerazioni poste lì in quanto foriere di successo e di critica positiva.
invece, nella pellicola di mendes tutto questo non c'è o, perlomeno, è attenuato dalla capacità del regista di dire verità anche scomode e spesso taciute da altri, in più avvalendosi di un ottimo cast di attori (l'interpretazione di jake gyllenhall, a mio avviso, è da oscar).
pur non scevro di difetti (i dialoghi sono un po'superficiali, lo scorrimento di alcune scene un tantino lento, alcuni momenti quasi "incompleti"), il film raffigura con insolita naturalezza gli scempi di una guerra che si rivela assurda a monte, mettendone in risalto il punto di vista più autentico e più vicino ad essa: quello di coloro che vi partecipano.
probabilmente non è destinato a diventare un colossal, ma certamente è da guardare.
intanto perché non è affatto noioso (anzi piuttosto fluido), in secondo luogo perché affronta una realtà triste senza pateticità, con il distacco di chi narra una storia di fantasia.
Bel film, la guerra è come deve apparire, inutile e confusa per chi la fa e per chi la vede in televisione.
Ottimi colori e bella fotografia, il deserto è impressionante quasi psichedelico. Non ci sono troppe forzature. Non vuole essere una dimostrazione di tattiche belliche e esplosioni pirotecniche. è un film che non lascia intendere il punto di vista del regista, per molti versi è un po' ambiguo, cosa per altro non negativa. Guardatelo
l'ho visto da poco in dvd , sgradevole da vedere ,buono il protagonista, ma la sceneggiatura sembra il deserto dei tartari. Scopiazzato dai vari film sul vietnam a cominciare da apocalypse now e full metal jacket , salvo solo la fotografia, ho letto i commenti e mi consola vedere che un critico gli da 3 , io sono meno critico e gli do 5.
Mi è Piaciuto da matti...fotografia fuori dalle righe esagerata.. con il carattere vincente di un altro capolavoro come " Full metal jacket " aggressivo in ogni sua parte ricama in maniera perfetta la stupidità/pazzia della guerra e degli elementi in gioco.
Non necessariamente ci devono essere sparatorie in un film per essere accattivante questo ne è l'esempio ti fa restare li allamato come un pesce ma non da mai lo strattone finale,
focalizzando l'attenzione non sul fatto di sparare a vanvera ma sul fatto che chi va in guerra alle volte viene pompato in maniera esorbitante per niente quando la guerra ormai ti ha rubato tutto..rimanendo cosi un barattolo vuoto in cerca della tua guerra a giro nel deserto.
....Uno tra i piu bei film di guerra....
La guerra in Iraq viene sfruttata anche dal cinema, e qui si tratta della prima guerra del Golfo, un film bellissimo, che nel cast comprende Jake Gyllenhall visto di recente nel film di fantascienza The Day After Tomorrow L'Alba del giorno dopo e Jamie Foxx visto di recente in Miami Vice e Dreamgirls, qui è la storia di soldati che si ritroveranno in una guerra dura e sporca, ma che non spareranno mai, ma per loro fortuna o per destino? Un film comunque avvincente e godibile fino alla fine. Consigliato agli amanti dei film di guerra e per chi ha voglia di qualcosa di diverso!!!
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(7/10)
