Ecco dove si spinge il voyeurismo degli italiani, fino a questi livelli; dove c'è da guardare atti osceni, scene quasi pornografiche e altro ancora, sono sempre in prima fila. Questo è dimostrato non tanto dal film, quanto piuttosto dall'omonimo romanzo che ha incassato davvero molto, forse troppo per i miei gusti. Va bene la curiosità per qualcosa che non si conosce, per qualcosa di osé, ma per un insieme di porcate e ca**ate come "Melissa P." e il suo "100 colpi di spazzola prima di andare a dormire" è davvero troppo. Il libro è scritto con una scrittura elementare, sciatta, banale, insensata e vuota, che non emoziona per niente (se l'intento dell'autrice era di catturare l'attenzione dei lettori e coinvolgerli nelle vicende della sua protagonista, ma dubito pure di questo)e il film risulta addirittura peggio, paurosamente stupido ed insipido, che lascia un senso di squallore allucinante, quasi vomitevole. Per non parlare degli attori, se così si possono chiamare. Un film che vorrebbe essere sentimentale, sensuale, erotico ed attraente, ma che non è niente di tutto questo; se alla gente piace guardare scene di sesso spinte, esistono film dove sono girate con grande maestria, dove l'erotico è messo in evidenza con luci soffuse e inquadrature che accarezzano i corpi (si veda "Racconti immorali" di Borowszick). Troppa importanza è stata data ad un libro e un film che non meritano altro che indifferenza e sdegno; e con questo penso di averci speso abbastanza parole.
Il libro "100 colpi di spazzola", aldilà delle preferenze e dei pregiudizi, era qualcosa di notevole, di intimo. Molti hanno detto che cose del genere non possono succedere(ma cos'è che non è mai successo in questo mondo?),hanno storto il naso per il contenuto pornografico,e anno additato il tutto come un'operazione lucrosa(possibile anche questo).I gusti sono gusti,ma quando si trae un film da un libro,è mio parere che,se non nel contenuto almeno nello spirito devi restargli fedele. E invece il regista,non ha fatto altro che cercare il solito "finto scandalo" per incassare molto (ma visti i risultati al botteghino,per come gli è andata viene da pensare che il suo cognome non sia tale per caso).Il 90% della trama è totalmente cambiato rispetto al libro,e anche il carattere e l'età della protagonista (più grande di un anno e molto più volitiva della vera Melissa, soprattutto nei confronti della madre). vari incontri si riducono al solo Daniele e ai suoi amici occasionali(l'episodio sadomaso è appena accennato).IL padre della protagonista,praticamente assente nel libro qui è eliminato del tutto,ed è sostituito con la nonna tabagista,interpretata da Geraldine Chaplin(per quanto mi riguarda l'aggiunta più inutile)che menziona i famosi cento colpi di spazzola come antidoto (inefficace) per il desiderio nei confronti del maschio tiranno. C'è poi l'onnipresente compagno di scuola della protagonista,che poi sparisce dopo aver dichiarato il suo amore,e per finire questo enigmatico tuffo nel mare(una sorta di purificazione mistica?!) per poi finire alla bell'e meglio come se fossero finiti i soldi (difficile però, visto che ai soldi di Francesca Neri si è unita una casa di produzione spagnola e addirittura la Columbia Pictures). Che farà Melissa dopo aver portato i fiori sulla tomba della nonna? E Daniele e gli altri? E Manuela? Classico finale aperto, ciliegina su una torta fatta con ingredienti sbagliati e messa in forno in fretta e furia,per portarla presto in tavola. Per concludere sulle interpretazioni,la Valverde riece a tratti a essere toccante, ma non è credibile come quindicenne.
Da spettatore ed amante del buon cinema, ho guardato più volte l'orologio conoscendo la durata del film e desiderandone al più presto la fine. A parte l'oggettiva inutilità del soggetto (ci sono vite interessanti e da raccontare senza nemmeno sfiorare l'argomento sesso), l'esecuzione cinematografica è agghiacciante. Il personaggio della protagonista si comporta e pensa in modo totalmente incoerente rispetto all'ambiente che la circonda ed alle vicende nelle quali si trova coinvolta. La Sony, che distribuisce la pellicola, impone i primi piani dei marchi che le interessa mostrare evidenziando lo studio premeditato delle potenzialità commerciali del "film". Davvero sono contento di averlo visto senza pagare il biglietto in sala (ma su Sky cinema).
Probabilmente la mia considerazione è banale ma il libro è molto più profondo, nel film Melissa non sembra nient'altro che una poverina che tenta di ribellarsi con l'unica arma forte a sua disposizione: il sesso. Il testo invece esprime, disagio, peccato, desiderio, assuefazione cose che non sono riuscito a cogliere in questo film deludente.
Nel film Melissa rappresenta soltanto una ragazza che si apre la strada verso il lavoro di prostituta, nel libro è tutt'altro che questo il messaggio di Melissa! Comunque è un film scontato e senza una logica che si avvicina più al porno che ad un romanzo e che sconsiglio a chiunque voglia vedere un bel film. Se avete letto il libro non andate a vederlo. Sarebbe solo unna delusione.
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(3.5/10)
