Il tema socialmente e politicamente impegnato è brillantemente associato ad un girato di altissima qualità. Mi ha particolarmente colpito il discorso di Said, protagonista del film, sui ruoli di vittima e carnefice. Che il mondo abbia reso vittima Israele e carnefice la Palestina non è in dubbio, ma non credo che questi ruoli abbiano la capacità di spiegare una realtà che è più complessa di quanto la si faccia apparire.In questa situazione non si può più applicare l'etichetta di vittima e carnefice e la sottile linea che separa queste due definizioni non esiste più.
Film come questi sono davvero molto interessanti. Ti fanno conoscere meglio delle realtà presentate in maniera distorta dai principali mezzi di comunicazione. Prima di criticare con disprezzo i Palestinesi è bene prima capire in che condizioni sono costretti a vivere. Un carcere a cielo aperto senza beni primari e continuamente vittime di abusi di potere. Tutti in occidente guardano con disprezzo la tecnica degli attentati suicidi ma se si è giunti a questo punto qualche motivo ci sarà ma nessuno se lo chiede. Il film in parte ci aiuta a capirlo.
Ecco questo film non lo é, mi chiedo come si fa a dare 10 a questo film di serie E, storia piatta e noiosa che gira intorno a due balordi terroristi, e se non bastasse può dare l'idea che inverosimile che abbiano anche un cuore quanto in realta i kamikaze non ce l'hanno un cuore.
Evitatelo è meglio!
Ritengo che quando un'arte , in questo caso quella del cinema, si metta al servizio di temi così importanti , si assiste ad un spettacolo meraviglioso.
a chi lo critica perchè non è un film da vedere con gli amic per farsi quattro risate, non dico certo che sono insensibili, ma dico assolutamente che se scelgono di vedere un film sulla palestina e sui kamimaze per ridere...sono molto disinformati sul mondo che li circonda. il film è per diversi motivi da 10.
trovo questo film estremamente interessante e ben riuscito nel tentativo di coniugare il messagio sociale e la messa in scena;in un'epoca in cui la televisione e i giornali vanno verso la completa strumentalizzazione dei valori il cinema puo arrivare dove i nostri ochhi non possono e puo davvero essere l'alternativa,quindi ben venga che si producano film del genere,ben venga che siano lenti e asciutti dal punto di vista estetico...d'altronde c'è sempre stato nel cinema un rapporto ineluttabile tra contenuti e stile,quindi nn ci si puo certo aspettare un film divertente e giullaresco su questo tema delicato,a meno che non sia una parodia.
Abbiamo bisogno di pensare,di essere spronati alla reazione,non di essere"imboccati"o accontentati con film facili e sterili.
Anche per imparare bisogna soffrire.
ciao!