Al quarto film di ki duk forse ci sono due fattori che influenzano il giudizio: primo, conoscere ormai lo stile e quindi non restare meravigliati e sorpresi come a primo impatto. Secondo l'aspettarsi sempre, irrazionalemnte, qualcosa di più.
Il livello è alto, e la banalità non ha il benchè minimo spazio. Forse solo un po' ripetitiva, dopo Ferro 3, l'idea dei protagonisti silenti (ma è meraviglioso che non ci sia bisogno di parole), e un po' meno sorprendenti, al quarto film visto, i "colpi di scena" che non vanno mai nella direzione più facile edimmediata.
Ma questo è davvero il massimo che si riesce ad ottenere volendo fare le pulci a questo lavoro.
Nella foresta di simboli orientali non oso addendrarmi, ma si fanno apprezzarne anche solo per bellezza estetica e poesia.
I personaggi sono ricchi e controversi. Come diceva qualcuno prima di me, non c'è insomma il rischio di incappare in banali dicotomie hollywoodiane.
Il vecchio in particolare è un personaggio controverso: rude e dolce, possessivo ma premuroso, un tiranno sensibile e fragile, un dolce segregatore. Il finale, di una bellezza disarmante, da questo punto di vista appariva quasi prevedibile sul piano narrativo: il vecchio si rassegna all'evidenza e il suo amore testardo deve cedere alla forza dell'amore fanciullesco. Tuttavia non era interessato a possederla fisicamente (non l'aveva mai toccata, anche se avrebbe potuto farlo impunemente), era ormai, e forse da sempre, interessato solo a possederla simbolicamente... a celebrare un rito atteso e idealizzato per anni nella solitudine marina.
Vedo che alcuni criticano il finale....cede al favolismo.. improbabile....Io invece vi ho letto la natura dei grandi miti, e allo stesso tempo la delicatezza delle piccole cose. è 1film epico e attuale allo stesso tempo, è un equilibrio di elementi davvero difficile da creare con tanta eleganza e raffinatezza.Credo che Kim Ki Duk sia riuscito a non rovinare questa bellissima dimensione mitica mescolata a lati umanissimi delle nostre passioni. un film che non dimeticherò!
Poetico e crudele, dolce e spaventoso, questo film merita un bell'otto in pagella. (Anche se non è all'altezza di "Ferro 3", l'altro grande film di Kim Ki-Duk).
Non al livello di Ferro 3, ma divertente uguale. Commedia sgangherata e ricca di colpi di scena.Un vecchio affitta la sua barca ai pescatori e alleva una ragazzina sperando di sposarla. Ne seguono gags esilaranti e momenti di grande humor. Comunque da vedere