mai visto un film tanto profondo e coinvolgente.
in questo film si cerca di dare una certa umanità anche a figure che la storia a definito "mostri". ovvio, non si possono giustificare atrocità compiute dal nazismo in quegli anni ma si vuol far capire come la Germania dopo un'umiliante decennio (ricordiamo che dopo la prima guerra mondiale la Germania si trovava nella più grande crisi economico-sociale che abbia mai avuto) cercava una figura forte a cui aggrapparsi cercando nello stesso tempo rivincite. purtroppo trovarono la persona sbagliata: adolf hitler, uomo straordinario sotto il profilo militare ma persona priva di scrupoli e dal cuore di ghiaccio.
il film non posso far altro che consigliarlo a tutti, amanti della storia e non.
non aspettatevi il classico documentario alla "appuntamento con la storia" ma qualcosa di più
Questo è un film sublime difficile da spiegare a parole. La claustrofobia del bunker prende tutta la storia portandola fin dentro i personaggi diventati ormai maschere di un passato totalmente in balia degli eventi. Bruno Ganz è ispiratissimo e riesce a esprimere tutta la follia e nel contempo razionale lucidità di un dittatore che ormai non aspetta altro che la morte, come del resto gli ufficiali che ormai persi nell'oblio non fanno altro che ubriacarsi mentre il loro capo a pochi metri di distanza sposta sulla cartina geografica armate inesistenti. Stupendo è anche il continuo passare dal cupo e irreale bunker a ciò che succede in superficie dove tutto è distrutto e si combatte casa per casa mentre la gente fugge e solo pochi invasati ragazzini tentano la difesa della città. Infine da brividi sono due scene: quella in cui la madre uccide i bambini in un silenzio rotto solo dal rumore delle mascelle che spaccano i flaconcini di veleno e quella macabra e decadente dei pochi fedelissimi che salutano i corpi in fiamme di Hitler ed Eva Braun.
Ancora tante sarebbero le lodi da fare, ma forse non basterebbero i caratteri a disposizione, per un film di una bellezza rara in un mondo cinematografico troppo attento alle logiche di mercato e poco alla validità dei film.
Ho visto oggi il film, e devo dire di averlo trovato assolutamente interessante e storicamente abbastanza preciso. Rabbrividisco però leggendo alcune delle critiche fatte fin'ora al film: chi da una parte è convinto che Hitler fosse un pazzo da bava alla bocca (che magari torturava qualche ebreo prima di cena) e dunque ritiene il film troppo "buonista", e chi dall'altro lato vede in questo film il primo passo per una giusta(!?) riabilitazione del personaggio a scapito delle menzogne inculcateci dai vincitori.
Il mio consiglio, ad entrambi i gruppi, è quello di rivedervi Der Untergang, questa volta cercando se possibile di liberarvi la mente da preconcetti: probabilmente impararete qualcosa di nuovo sugli esseri umani e sulle loro motivazioni...
la critica ha provato sdegno perchè il film non raffigura hitler come l'incarnazione del male che tanto piace agli pseudo storici del dopo guerra...io l'ho trovato gradevole perchè una volta tantoviene visto dal punto di vista umano e storico..Chi comunque vede il film come spettatore e non come storico, potrebbe erroneamente convenire con la tesi della pazzia,non considerando tutta una serie di eventi che invece ne giiustifica il comportamento....
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(8.5/10)
