Mi devo aggiungere alla lunga lista di persone che hanno grandemente apprezzato questa pellicola. Vuoi per la più che fedele ricostruzione degli eventi (qualcuno ha scritto che non vi sono testimonianze: ve ne sono più d'una in realtà. Rochus Minsh vive tuttora a Berlino ad esempio), vuoi per la straordianaria interpretazione di Bruno Ganz. Un ritratto fedele di come Hitler appariva agli occhi di Traudl e degli altri e non di ciò che, oggi sappiamo, egli fece. Qualcuno ha criticato gli "eroi romantici" del film: così apparivano dall'interno. La nostra visione è condizionata da ciò che sappiamo oggi. Per coloro che non hanno compreso il comportamento dei personaggi e criticano la mancanza di sviluppo: se le cose andarono così non può il regista alterarlo. Che personalità può avere un bambino accecato dagli ideali di grandezza nazisti? Che personalità può avere la segretaria di Hitler, stregata dalla popolarità e dalla gentilezza di questo , cito, "mostro"? Questa è Storia, è realtà: non fiction.
Gran film.
Saluti a tutti
Esistono dei film che, senza inseguimenti mozzafiato o esplosioni spettacolari, ti lascino incollato senza fatica allo schermo per 2 ore e mezza. Film che riescono sapientemente a mescolare azione e racconto, recitazione (in tedesco...immaginate un'hitler “inglese”?) e movimenti di macchina. Uno di questi film è la caduta. Ho visto il film qualche tempo fa. Lo rivedrei volentieri. Forse qualche appunto magari una più fresca visione mi porterebbe a farlo, ma in generale direi che si tratta di un ottimo film. Certo, non racconta tutto ciò che fu il nazismo: ma allora non andava fatto?
Il fatto che non si tratti di una produzione ultramilionaria americana non vuol dire che siamo di fronte ad un autentico capolavoro cinematografico. "Politicamente corretto" e il più possibile fedele alla realtà storica, miscela sapientemente la crudeltà della guerra all'umanità delle persone coinvolte, compreso il Fuhrer, che in tali momenti non mancano mai. Agghiacciante, soprattutto per chi è genitore, la scena della madre che uccide i figli nel sonno, l'emblema della pazzia di chi credeva in un ideale utopistico. Film assolutamente da vedere per tutti gli amanti della storia, della verità, per tutti i curiosi, per tutti.
'La storia viene scritta dai vincitori', questa è la frase a cui ho pensato vedendo questo film. La figura di Hitler come immagine del demonio, benché calzante date le malefatte, esclude il suo lato umano e la comprensione del periodo storico che lo vede protagonista ne risente.
Isolato in un bunker, fuori dal mondo, siamo costretti ad assistere al dramma di un capo tradito ed abbandonato, nel momento in cui viene sopraffatto dalla consapevolezza che i suoi progetti, la sua visione, sono perduti.
In generale, anche solo cercare di capirne le 'ragioni' è peccato mortale (anche se tuttavia questo non significhi condividerle) ma qui non c'è spazio per i suoi crimini, per la sua malvagità, c'è solo un uomo distrutto che riesce persino a commuovere.
Riuscendo a mantenere credibilità il regista ci regala immagini incredibili (come quella dei due uomini morti, seduti e incappucciati nel grigio corridoio del bunker) metafisiche, allucinate, folli.
Un film da vedere assolutamente.
Secondo me si tratta di un film straordinario, che descrive la battaglia di Berlino dal punto di vista tedesco, con tutte le sofferenze militari e civili che ha comportato. Detto questo bisogna precisare che Hitler era un uomo esattamente come "Churchill" o il compagno stalin, aveva dei propri sentimenti e per quanto possibile credo fosse anche in grado di amare, come Eva Brown. Fa davvero pena vedere tutti i vigliacchi come Himmler e Goring che facendosela sotto per l'arrivo dei gloriosi compagni dell'armata rossa (primo fronte bielorusso-Zukov; secondo fronte bielorusso-Rokossovsky;primo fronte ucraino Koniev) fuggono lasciando l'uomo a cui avevano giurato fedeltà solo; fanno ugualmente riflettere le sene in cui i generali persa ogni speranza si ubriacano o continuano impererriti a prendere il giro se stessi e Hitler.