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Indovina chi viene a cena?

Opinioni presenti: 17
Media Voto: Media Voto: 9.5 (9.5/10)

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I sentimenti valgono ancora?

(10/10) Voto 10di 10

Qundo gli attori sono così bravi che non ti sembra più che stiano recitando! Sono loro la realtà. Ti colpisce in Tracy lo sguardo, ti colpisce nella Hepburn la stessa cosa. C'è qualcosa che va al di là dellE parti.C'è amore nei loro occhi ....quello vero della vita, non quello simulato ancorchè magistralmente da chi sembra essere nato per la scena. Pervade nel tutto una profonda malinconia: quella che caratterizza tutto ciò che non può più tornare! in quell'ora e mezza tanto più o meno è la durata del film abbiamo ancora la viva sensazione che Spencer e Kateryn siano ancora tra noi sulla scena e nella vita.



Federico, 61 anni, Milano (MI).




… e se vostra figlia sposasse un nero? di matilde perriera

(9/10) Voto 9di 10

… e se vostra figlia sposasse un nero? di matilde perriera godiamo tutti degli stessi diritti, ma crediamo davvero in ciò che pensiamo? tema scottante che assillava l’america negli anni sessanta e stanley kramer, da democratico ottimista, scegliendo un campione sociologico culturalmente elevato, lo ha affrontato in modo semplice e incisivo. le idee portanti del film sono fortemente condizionate dal drammatico crocevia in cui i personaggi si muovono e ne viene dimostrato il teorema fallimentare di presupposte conseguenze di un matrimonio misto. spencer tracy e katharine hepburn intrecciano per l’ultima volta il loro meraviglioso duetto con l’abilità di sempre. matt, da “liberale progressista a 18 carati” (kezich tullio), ha speso la vita per il riconoscimento e la difesa dei diritti inalienabili di ogni uomo, ora, da padre di joanna, sente zoppicare i suoi principi aprioristici. la fiducia di superare le barriere della reciproca diffidenza fra bianchi e neri con l’amore e di dar credito ai veri affetti scaturisce dal susseguirsi serrato di dialoghi vivaci tra i protagonisti. la chiave del film sta nello scontro fra john prentice e il padre, i due neri che, pur scandalizzando la generazione pessimista degli anziani, esprimono le nuove esigenze storiche di liberarsi da ogni astratto tabù razzista e di rivendicare la propria individualità. la capacità di ascoltare con le orecchie la voce del cuore aiuta spencer tracy, padre di joanna, a dar volto alla figura autodiegetica dell’onesto che, prima, soffre le proprie contraddizioni virilmente e, infine, sceglie la via giusta. “nella scena conclusiva, se la cena servita in piena armonia, secondo i più superficiali, affoga nello sciroppo, la disapprovazione del lieto fine lascia spazio agli scettici” (giovanni grazzini, 17 febbraio 1968). certo, tempo della storia e tempo del discorso non coincidono perchè il “vero storico” risulta fortemente alterato. inattendibile è, infatti, per una problematica così delicata, la crescita "umana" di 5 persone, 4 genitori e la domestica tilly, che si rimodulano nell’arco di un pomeriggio; il regista, forse, vuole semplicemente dimostrare come le idee si poggino su fondamenta di sabbia? come conciliare le idee avanzate con la vita di tutti i giorni? come educare i figli alla democrazia senza spaventarsi quando i figli stessi mettono in pratica ciò che è stato loro insegnato? come evitare che le iniziali differenze si trasformino in progressive disuguaglianze? il problema resta aperto sulle mille realtà che si aprono agli occhi dello spettatore e un valido supporto è costituito dal microcosmo della scuola; procedere ancorati alla realtà,attivare opportune strategie di recupero, in un'interazione dinamica con altri elementi quali la capacità di assumersi responsabilità, l'autonomia di giudizio critico, la creatività saranno sempre solide basi su cui si poggeranno pilastri portanti di ogni collettività.



Matilde Perriera, docente Liceo Classico "Ruggero, 57 anni, Caltanissetta.




Grande prova d'attori

(9/10) Voto 9di 10

Nonostante la sgrammaticatura del titolo, è un bel film che rasenta l'ottimo, un esempio nobile di una civiltà spettacolare, intelligente e scaltrita, quella americana, che quando fa sul serio merita ancora tanto di cappello: così giusta nei toni e così precisa nel dare decoro di pensiero e calore d'emozione al prodotto commerciale. Il contributo degli interpreti è di prim'ordine, tale da assomigliare l'opera a una presa diretta. L'ultimo film di Spencer Tracy (scomparso pochi giorni dopo la fine della lavorazione) vede il grande attore, già stanco, in una prova assai bella. Quasi consapevole della morte imminente, egli riassume nella figura del padre, molti motivi che hanno nutrito per decenni il suo personaggio: l'onesto che soffre le proprie contraddizioni virilmente e infine sceglie la via giusta. Se Tracy è spesso superbo, superba è sempre Katharine Hepburn, carica di una forza espressiva pari soltanto all'eleganza e alla tenerezza e, perchè no, alla bellezza: attrice di bravura incorruttibile, degna dell'applauso e dell'affetto tributatele ormai da più di una generazione.



Giorgio, 55 anni, Vicenza (VI).




Da vedere assolutamente !!!

(10/10) Voto 10di 10

Ziogiafo - indovina chi viene a cena? - questo splendido film non può mancare nella collezione degli amanti del grande schermo. "indovina chi viene a cena?" sicuramente rappresenta una pietra miliare nella storia del cinema mondiale sia per la tematica sia per la straordinaria e indimenticabile interpretazione di quei due colossi di hollyvood quali katharine hepburn e spencer tracy che insieme a quell'astro nascente all'epoca, di sidney poitier, danno luogo a un qualcosa di irripetibile. quando si dice la grande commedia americana ... alta scuola di recitazione, grande trasporto di sensazioni e forti sentimenti racchiuse in un raffinato gioco di ruoli. alla base della storia la lotta per vincere i realistici pregiudizi verso le persone di colore e non solo, una coppia di giovani in procinto di sposarsi che si trovano al cospetto del severo ma ponderato giudizio dei rispettivi genitori. difficile svolta generazionale, figli di quel tempo, che con la sola forza dell'amore riuscirono ad appassionare un vastissimo pubblico tutto schierato con i due giovani protagonisti. vivere in un mondo dove il colore della pelle ha sempre fatto la differenza non è per niente facile imporsi senza la tenacia e il diritto di vivere la propria vita con chi si ama. al personaggio di poitier volutamente fu dedicata un'attenzione particolare molto speciale. intelligente, attraente, sicuro di sè, medico affermato, insomma tutto quello che di meglio si potesse sperare come modello di marito per una giovane figlia.una magistrale regia condotta da stanley kramer che colloca i due maturi coniugi dalle idee progressiste (tracy-hepburn) in un contesto familiare perfetto dove si dovrà svolgere questo fondamentale appuntamento (la cena) con i genitori dello sposo (sidney poitier) che con grande dignità svolgono il loro ruolo con sorprendente maturità pur non approvando in prima analisi questo matrimonio.il memorabile e risolutivo monologo finale di spencer tracy incolla allo schermo lo spettatore in maniera appassionante e mette tutti d'accordo ... e tanti auguri agli sposi.- da vedere assolutamente !!!- cordialmente - ziogiafo



Ziogiafo, 45 anni, Napoli (NA).




straordinario

(9/10) Voto 9di 10

un film meravilgioso; stupependo nella essenzialità e nella sua semplicità. un matrimonio misto, una madre liberale e progressista che appoggia il fidanzamento di due giovani di pelle diversa, ed un padre, altrettanto liberale ma più pragmatico, che osteggia l'unione. terribilmente preoccupato delle mille difficoltà che una simile coppia dovrà affrontare nella società americana degli anni '70. un tema difficile, scottante, trattato con lucidità, obiettività e senz afronzoli. una riflessione profonda e sincera sul tema del razzismo, vera vergogna sociale della comunità americana. e poi,a completare l'opera, tre interpretazioni magnifiche: nude, senza fronzoli, essenziali. tre mostri del cinema, tre interpretazioni da ricordare



Donato, 32 anni, Potenza (PZ).





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