Thriller psicoanalitico sulla cristallizzazione e le aberrazioni del potere, che analizza in chiave grottesca i metodi e i fini degli apparati polizieschi. Il film attribuisce ai rappresentanti del potere un'eccessiva coscienza (ancorchè negativa) del proprio ruolo e della propria funzione e così quello che alla sua uscita sembrò a molti un pregio, appare oggi un limite.
Resta invece molto convincente, anche per merito della perfetta interpretazione di Volonté, la descrizione di "un piccolo personaggio della piccola borghesia meridionale, che non ha la possibilità di accesso a un potere diverso da quello burocratico e che sfoga nell'autorità le sue repressioni sessuali e di classe.".
Il film è capostipite di una serie di film degli Anni Settanta basati su funzionari corrotti e patologie da manuale. C'è in Petri la dolorosa coscienza di un problema che interessa tanto i regimi totalitari, quanto le democrazie malate.
Regia stupenda di taglio americano del grande Elio Petri.
Volontè costruisce un personaggio folle e imbarazzante, arrogante quanto affascinante.
Finale kafkiano che fa riflettere sui mali italiani.
Per me resta un capolavoro, non un film ma "IL FILM" del cinema italiano
Gian Maria Volontè semplicemente da Oscar. Triste pensare che il mondo del cinema si sia quasi completamente dimenticato di lui, non solo post mortem, ma anche quando era ancora vivo. Chissà cosa avrebbe pensato il buon Volontè quando ha visto consegnare un Leone d'Oro alla Carriera a Paolo Villaggio!
35 anni fa, dunque, il cinema italiano riusciva a produrre un film così strano e particolare, che anticipa manie, eventi e costumi che caratterizzeranno tristemente i decenni a venire. Grande Florinda Bolkan, in una parte adattissima, grandi anche gli attori non protagonisti, ognuno calato alla perfezione nel proprio ruolo. La musica fa il resto...un vero capolavoro.
Amara considerazione finale: 35 anni fa si facevano film del genere in Italia, con pochissimi soldi, tanto coraggio (un poliziotto assassino del 1970 che dice di votare socialista!), tante idee e tanta arte, nel vero senso del termine, raccontando la realtà e addirittura antricipandola sotto molti aspetti. Oggi sarebbe possibile fare un film del genere? Risposta ovvia, no!
Questo film è al tempo stesso un capolavoro ed un pugno allo stomaco al potere ed alla sua strumentalizzazione.Volontè grandissimo,e verso la metà del film,inizia a diventare metafisico,una protesi del potere e della sua impunità,denotando una
sicurezza ed un senso di onnipotenza che sfocia nella follia.Indimenticabile.