Peccato per il ricco cast che riunisce molti dei più bravi attori italiani (che però a quanto pare nelle vesti di registi non sanno dare il massimo). Il film è confuso, senza una trama ben precisa, con alcuni temi di sottofondo che potevano essere sviluppati meglio (la malattia, la morte, i rapporti parentali... l'eterno tema del cinema che parla di sé) ed invece ci si ritrova di fronta ad un insieme di gag separate, prove attoriali fine a se stesse... è un film che si fa presto a dimenticare, per fortuna...così come il titolo...mi chiedo in base a quali logiche (se non puramente di mercato, in un'ottica di subdolo accalappiamento del pubblico cinematografico) i reigisti o i produttori scelgano i titoli dei loro film...
come mi dispiace dover stroncare un film con tante persone che amo alla follia, in primis Bentivoglio, Buy e Rubini. Epperò non si può far finta di niente e tirare il film per i capelli. C' è un problema: non scatta la molla dell' immedesimazione; ti vedi la storia e continui a pensare: Bentivoglio, Buy, Rubini, Orsini, Melato, Placido e fai del gossip, guarda com' è flaccido quello, ma sta bene coi capelli tinti come Baglioni, com' è invecchiata quella ma la amo dai tempi della Stazione, come recita male quell' altra quando esce dal suo clichè drammatico, e ti chiedi, come faceva deandrè : sono loro stasera i migliori che abbiamo? No, ci mancano LoCascio e Accorsi e la Ceccarelli. Il film non funziona, non coinvolge, non si sa mai dove vuole andare a parare. Ma che senso hanno certe scene come la Marchini che tira lo sciacquone o tutte quelle inguardabili della Mezzogiorno che dovrebbe fare la ragazzina e sembra mia nonna pazza? O il fantomatico aggiustatore di carillon per il quale vale la pena di perdere l' audizìone della vita? E che ca**o c' entra l' elicottero di Placido? E la cuginetta defunta rediviva sfuggente dove la vogliamo mettere? Ma Starnone, ragazzi, chi si crede di essere? Ma è un film di fantascienza? Io sono sicuro che sul set c' era un clima di imbarazzo totale e tutti hanno voluto solo fare un favore a Sergio Rubini, per compassione, perchè si sa, a una certa età l' ambizione cresce e il talento viene a mancare e quindi si rimedia come si può. Nessun personaggio è credibile e la storia non esiste, c' è solo molta buona volontà ma senza un briciolo di genio. Mi dispiace molto per Fabrizio ma sono sempre più convinto che abbia qualcosa di tarato, deve avere qualcosa che non va, qualcosa che lo induce a buttar via il suo talento. Vi ricordo che il primo film di Salvatores che non ha voluto fare fu proprio il pluripremiato Mediterraneo per il quale anche Bisio può dire ai nipotini di aver vinto l' Oscar. Se ci penso l' unico film bello che ha fatto è Turné di ormai 20 anni fa. Ti frega perchè ha questo carisma animalesco di attore purosangue ma poi naufraga sempre in mani sbagliate. La Buy che deve fare poverina? Lei è veramente l' attrice pura, che fa quello che le dice il regista e io, personalmente, la amo in maniera morbosa e vorrei morire felice fra lei e la Sandrelli, però non può salvare da sola un film e poi non si lascia mai andare! Avete presente lo sfogo contro il marito traditore ne "I giorni dell' abbandono"? quando gli fa un c**o tanto e gliele dice di ogni, tipo "Che le fai? Le lecchi la f**a? Glielo metti in c**o? Tutte quelle cose che con me non volevi fare?" Aah, finalmente! No, sempre misurata, controllata, forse mete soggezione ai registi non so. Infine Rubini: mettiti il cuore in pace, c' è già Banfi, è nato prima di te! Che è 'sta Sacra Corona Riunita? Ma chi ti ha convinto che sei un regista? Chi ti dà i soldi? Quante persone guardano i tuoi film e soprattutto come hai fatto a separarti da Margherita Buy?!?
E' forse uno dei pochi film che rispecchia in modo non banale e prevedibile le sensazioni e il modo diverso di guardare alla vita quando essa stessa sembra girarti le spalle. E' la spiegazione di quel famoso velo che "nell'elaborazione dei propri lutti" scompare fino ad avere un quadro nuovo della realtà che ci circonda. Sembra quasi un continuo stream of consciuosness, per definirla alla Joyce, alla fine del quale non possiamo anche noi aver cambiato la nostra visione della nostra vita.
Il cast è di quelli da capogiro. Bentivoglio è forse il miglior attore italiano in attività (per lo meno a livello cinematografico) e ne dà prova magnificamente in questo film. La Buy comincia ad essere un po' sempre simile a se stessa, come pure Giovanna Mezzogiorno, che da L'ultimo bacio in poi è sempre più l'incarnazione della donna isterica...e Sergio Rubini dimostra una volta di più di essere tanto un ottimo attore quanto un regista mediocre. Il film si perde proprio sulla scarsa abilità registica, e delega il tutto alla bravura dei singoli, su cui principalmente il film è gocato. Partito in maniera lenta e sofferta, nel finale viene letteralmente "tirato via", quasi ci fosse il desiderio di scrivere il prima possibile la parola "fine".
Un po' gratuite e stridenti (per non dire fastidiose) le scene in cui Bentivolglio - Florio vomita sangue copiosamente, un po' in contrasto con lo spirito di cui dovrebbe essere messaggero il film, secondo il regista. Non serve sempre una secna di forte "impatto visivo" per dare il senso di "sofferenza".
... sempre di leggere opinioni sui film che vedo e che trovo diverisssime dalle mie! concordo solo sulla bravura degli attori, ma il film di Rubini l'ho trovato noiosissimo e assolutamente inutile, domani l'avro' dimenticato e nulla mi sara' rimasto. Eppure dalle opinioni degli altri siamo di fronte a un quasi capolavoro!
Forse per questo, come dico sempre, viva il cinema! oguno di noi pensa di un film che vede qc di altro da chi gli e' seduto accanto: non e' poco, anzi e' tantissimo!
alessandra