L'amore ritorna
Al suo settimo film da regista, Sergio Rubini si avventura in una riflessione sul suo lavoro di regista-attore che è anche una riflessione sull'essere persona.
La storia è quella di Luca (interpretato dal bravissimo Fabrizio Bentivoglio), attore affermato, che colto da un malore sul lavoro, scopre di avere dei problemi ai polmoni. La sua sarà un'attesa della diagnosi di una malattia non si sa quanto grave. Ma durante la degenza in ospedale Luca avrà la possibilità di vedere la sua vita trascorsa, presente e futura, quasi da un piedistallo particolare.
Detto così "L'amore ritorna" potrebbe sembrare un film altamente drammatico che inevitabilmente porta alla lacrima (d'altra parte tutti i film ambientati principalmente negli ospedali portano sempre alla lacrima), e invece il racconto segue quasi una linea di favola che rende il tutto molto meno scontato. Bisogna dare atto a Sergio Rubini di aver scritto un film (insieme a Domenico Starnone) "leggermente profondo". Qui si parla di un uomo il quale ripercorre la sua vita che, per colpa di una malattia, non si sa quanto durerà ancora. Ma lo fa in maniera leggerissima, quasi tornando bambino. Il racconto segue un percorso che attraverso il ricordo sfocia in una realtà che è essa stessa ricordo. È difficile da spiegare, ma nella storia gli elementi del passato e quelli del presente interagiscono a formare un racconto che è una favola ma è anche la storia di una vita. In alcuni momenti il film potrebbe sembrare quasi didascalico, ma non c'è da aver paura, perché ciò che sembra così, alla fine si rivela soltanto sinceramente semplice. E c'è da dire che non è facile raccontare in modo così semplice senza scadere nel banale o nel già visto. Sergio Rubini riesce a far camminare tutto il film su questa linea senza scadere mai. In tutto questo è aiutato dalla bravura di quegli attori che lo hanno già accompagnato altre volte e da altri nuovi compagni altrettanto bravi, riuscendo così a creare un gioco di squadra che regge benissimo.
Lo stesso gioco di squadra è raccontato nel film dal momento in cui si vede come la vita di un uomo è fatta di tante altre vite. Luca è costretto a ripensare alla sua esistenza e riesce a vedere con occhi che prima erano chiusi, tutte le persone di cui è fatto il suo mondo, riesce a collocarle in spazi che sono i loro naturali, riesce a vedere che senza di loro non ci sarebbe neanche lui. E solo rispettando le storie delle persone a cui si è legati, che fanno la nostra storia, si può arrivare a capire che prima o poi l'Amore ritorna. E ritorna per sempre.

Renato Massaccesi

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