FilmUP.com > Opinioni > I banchieri di Dio
HomePage | Elenco alfabetico | Top 100 - La Classifica | Scrivi la tua Opinione


I banchieri di Dio

Opinioni presenti: 10
Media Voto: Media Voto: 7 (7/10)

Scrivi la tua opinione su questo film


Altre risorse sul film:
Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack, Speciale.

Ordina le opinioni per: Data | Voto | Età | Città

Attenzione: nei testi delle opinioni, potresti trovare parti rivelatorie del film.



Ferrara come Pasolini(2° parte)

(10/10) Voto 10di 10

Motivazione discutibile,tanto che da 2 settimane il film é tornato in circolazione,distribuito in vhs e dvd(lo trovate al blockbuster sotto casa).quattro giorni fa,mi arriva a casa un pacco di posta prioritaria.lo apro.e'il film,accompagnato da un biglietto con gli aguri di natale firmato da ferrara.inserisco la cassetta nel video.le due ore volano,forse perché il film é costruito col ritmo serrato di un buon thriller.scorre l'ultima scritta:"2002:chi ostacola la celebrazione del processo sull'assassinio di robero calvi?".resto lì,spaurito,per qualche minuto ancora.questo film mi ha shockato,ma,a pensarci bene,é così che me lo aspettavo:forte come un pugno nello stomaco,totalmente anti-retorico e impietoso,come un occhio attento che non teme di chiudersi nemmeno quando incrocia il vaticano(basti pensare al modo in cui viene messo in discussione il ruolo di monsignor marcinkus e l’ambiguità di svariati protagonisti della scena della finanza cattolica e non,oltre a quello di molti personaggi politici che-nel bene e nel male e con contributi diversi-hanno in quanleche modo segnato la storia più recente del nostro paese).impietoso,dunque, verso tutto e tutti:destra,sinistra,chiesa,opus dei,altre logge massoniche,etc…ferrara come pisolini,eroe e anti-eroe nel contempo,ma sempre e comunque al servizio della verità;una verità il più delle volte scomoda(non è la prima volta che ferrara aveva “problemi”con la giustizia di questo tipo).questo regista ci mostra come l’impegno civile sia una battaglia che non solo chi lavora nell’ambito giudiziario può assumersi l’onore e l’onere di combattere:registi,giornalisti,scrittori,e chi più ne ha più ne metta.questo film scuote violentemente le nostre coscienze,imbastendo un’inchiesta che difficilmente sarà dimenticata.credo sia veramente riduttivo soffermarsi ad analizzare la pellicola dal punto di vista tecnico,ragion per cui mi limiterò a definire impeccabile la regia,ottimamente strutturata la sceneggiatura,magistrali le interpretazioni degli attori,tra cui si distinguono lo straordinario omero antonutti-già visto,tra l’altro,nel ruolo di michele sindona in“un eroe borghese”-e giancarlo giannini nel ruolo dell’ambiguo carboni.ah,dimenticavo..resterà forse l’interrogativo sul perché un banchiere tanto stimato quanto discusso sia stato rinvenuto impiccato in una notte d’estate di venti anni fa sotti il blackfriars bridge a londra (nonostante anche qui valga il detto “pauca intelligenti”)ma intanto il grande ferrara ci ha visto bene:almeno oggi si è arrivati a comprendere l’errore di valutazione commesso archiviando il caso calvi come suicidio.ancora una volta un film anticipa una svolta giudiziaria:era già in cantiere quindici anni fa,quando nessuno-o quasi- avrebbe mai pensato alla tesi dell’omicidio;ancora una volta(dopo“i cento passi”con relativa condanna di tano badalamenti)il cinema è lì,pronto ad aprirci gli occhi e a parlarci con l’inequivocabile linguaggio della storia e il nobile fine della verità.



Andre@, 19 anni, Lecce (LE).




Ferrara come Pasolini(1° parte)

(10/10) Voto 10di 10

Premetto subito che,nell'esprimere un'opinione su questo film,l'obiettività del mio giudizio potrebbe essere messa in discussione.Dico questo perché l'occasione per accostarmi a "I banchieri di Dio" mi é giunta poco più di un mese fa,nel corso di una manifestazione culturale che ha interessato la mia città.Mia madre fu chiamata a presentare l'opera letteraria "Il caso Calvi".Autore:Giuseppe Ferrara.Mi sorge spontanea la domanda:Ferrara...ma non é lo stesso di "Il sasso in bocca","Cento giorni a Palermo" e "Giovanni Falcone"?Era proprio lui:al colmo dell'entusiasmo in considerazione del fatto che,pochi giorni dopo-essendo stato convocato lo stesso Ferrara-avrei conosciuto un regista da me tanto apprezzato e stimato,seguii l'invito di mia madre ad accompagnarla nella lettura di alcuni passi del libro(che,oltre alla sceneggiatura del film,raccoglie diverse testimonianze sul caso e realtive argomentazioni dell'autore-regista);ed ecco che la stima prese a trasformarsi gradualmente,dapprima in un'ammirazione senza precedenti, poi in immensa gratitudine.Gratitudine per avermi dato molto di più di una semplice lezione di storia contemporanea,oserei dire un'autentica lezione di vita.Mi ha aperto gli occhi su realtà da me totalmente ignorate,trascinandomi in un mondo che va ben al di là della triste globalizzazione dei cervelli cui tv e-ahimé sempre più spesso-cinema di oggi ci sottopongono in maniera così spudorata...Arrivò la sera del tanto atteso incontro.Ho avuto modo di dialogare con Ferrara;ho conosciuto una persona di una forma-mentis sbalorditiva,di una simpatia disarmante,di un'ironia sottile e graffiante,anche quando ricordava le varie vicissitudini giudiziarie subite per questo film.Perché dovete sapere che "I Banchieri di Dio"é stato posto sotto sequestro appena una settimana dopo la sua distribuzione nella sale.Sorge naturale chiedersi il motivo..Innegabilmente,é un film scomodo.Il magistrato che firmò l'istanza giustificò la decisione asserendo che un l'unico scopo di un film possa e debba essere quello di dilettare lo spettatore,e certamente non quello di "informarlo".



Andre@, 19 anni, Lecce (LE).




Buon film, pessimi attori

(7/10) Voto 7di 10

Per quanto nei dettagli tecnici emerga chiara la natura di pellicola a budget modesto, il film è costruito bene, con un ritmo piuttosto serrato e una sequenza logica, dal piglio quasi didattico, che accompagna anche lo spettatore meno informato nelle pieghe della vicenda. Un buon film dunque, con il merito non da poco di togliere una volta per tutte il velo di ipocrisia che ha per anni tentato di coperire le malefatte della finanza Vaticana. Dettaglio non da poco, il Papa stesso appare conoscere e tollerare, pure non approvandola, la condotta di Marcinkus. Un capitolo a parte la recitazione e il doppiaggio, degni di un film porno tedesco anni Ottanta. Possibile che l'Italia non potesse esprimere niente di meglio? Definire quelle di Antonutti e del sempre sopravvalutato Giannini grandi interpretazioni mi pare troppo anche per il più snob degli italiofili. Su Alessandro Gassman e i politici da Bagaglino, poi, meglio glissare.



Max VG, 30 anni, Milano (MI).




Grande

(10/10) Voto 10di 10

Grande film,uno dei misteri irrosolti che ha colpito l'italia negli anni 80.Strepitoso Ferrara belle scende e bella recitazione di tutto il cast. Complimenti



Mario, 22 anni, Napoli (NA).




Un'occasione perduta

(4/10) Voto 4di 10

Mi associo alla recensione di valeria chiari, la quale mi ha tolto letteralmente le parole di bocca. il film, che dovrebbe trattare uno dei più cupi e scottanti misteri italiani, sembra una lavatrice in centrifuga, dove gli eventi scorrono freneticamente davanti allo spettatore, che più volte è costretto ad usare il telecomando per mandare indietro le scene e tentare di capirci qualcosa. ed io, che al tempo dei fatti ero ancora una bambina, non ci ho capito un granchè; quel poco che so su calvi, sindona, lo ior e compagnia bella lo devo esclusivamente a carlo lucarelli. questo film non ha tolto e soprattutto non ha aggiunto nulla a quel che già sapevo. quanto agli attori, al di là dell'interpretazione magistrale di antonutti, il cast si perde in una serie di macchiette da bagaglino: primo fra tutti il craxi-zerbinati (che del bagaglino faceva parte veramente), ma anche andreotti (insopportabile, peggio dell'originale) e licio gelli, con un accento fiorentino che non c'entra niente con le sue origini aretine. gassman jr nei panni del faccendiere pazienza è vacuo e inconsistente (come sempre); giannini nei panni di carboni è invece molto al di sotto delle sue grandi capacità, e ci offre un personaggio scialbo, che spicca solo per l'accento sardo e lo strabuzzare degli occhi. insomma, un'occasione perduta. i fatti sono talmente scottanti da aver bisogno di una trattazione capillare e precisa; invece la sensazione che si ha è quella di un ferrara con l'occhio all'orologio, che cerca di far entrare a forza tutto quel che ha raccolto sull'accaduto in un paio d'ore di film; il risultato è un gran macello, un calderone dentro il quale bolle di tutto e - in definitiva - un film che ad un profano non fa capire assolutamente nulla.



Chiara, 32 anni, Roma.





Sfoglia indietro   pagina 2 di 2   Sfoglia avanti

Scrivi la tua opinione su questo film


FilmUP
Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack, Speciale.



Ricerca Opinioni
Elenco alfabetico:    0-9|A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M|N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

Cerca:     Titolo film     

I FILM OGGI IN PROGRAMMAZIONE:
In evidenza - Dal mondo del Cinema e della Televisione.

Il video del momento
Attenzione!
Per poter vedere questo video hai bisogno di Flash, se devi installarlo segui il link:

Installa Flash
Trailer italiano (it) per Cento Domeniche (2023), un film di Antonio Albanese con Antonio Albanese, Liliana Bottone, Bebo Storti.

Tra i nuovi video:
Cerca CINEMA
Film:
Città:
 
Provincia:

I film al cinema nelle sale di: Roma, Milano, Torino, Napoli, Palermo, Bari, Genova, Firenze Bologna, Cagliari, tutte le altre città...
Oggi in TV
Canale:
Orario:
 
Genere:
Box Office



© 1999-2020 FilmUP.com S.r.l. Tutti i diritti riservati
FilmUP.com S.r.l. non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari n.30 del 12/09/2001.
Le nostre Newsletter
Seguici su: