Motivazione discutibile,tanto che da 2 settimane il film é tornato in circolazione,distribuito in vhs e dvd(lo trovate al blockbuster sotto casa).quattro giorni fa,mi arriva a casa un pacco di posta prioritaria.lo apro.e'il film,accompagnato da un biglietto con gli aguri di natale firmato da ferrara.inserisco la cassetta nel video.le due ore volano,forse perché il film é costruito col ritmo serrato di un buon thriller.scorre l'ultima scritta:"2002:chi ostacola la celebrazione del processo sull'assassinio di robero calvi?".resto lì,spaurito,per qualche minuto ancora.questo film mi ha shockato,ma,a pensarci bene,é così che me lo aspettavo:forte come un pugno nello stomaco,totalmente anti-retorico e impietoso,come un occhio attento che non teme di chiudersi nemmeno quando incrocia il vaticano(basti pensare al modo in cui viene messo in discussione il ruolo di monsignor marcinkus e l’ambiguità di svariati protagonisti della scena della finanza cattolica e non,oltre a quello di molti personaggi politici che-nel bene e nel male e con contributi diversi-hanno in quanleche modo segnato la storia più recente del nostro paese).impietoso,dunque, verso tutto e tutti:destra,sinistra,chiesa,opus dei,altre logge massoniche,etc…ferrara come pisolini,eroe e anti-eroe nel contempo,ma sempre e comunque al servizio della verità;una verità il più delle volte scomoda(non è la prima volta che ferrara aveva “problemi”con la giustizia di questo tipo).questo regista ci mostra come l’impegno civile sia una battaglia che non solo chi lavora nell’ambito giudiziario può assumersi l’onore e l’onere di combattere:registi,giornalisti,scrittori,e chi più ne ha più ne metta.questo film scuote violentemente le nostre coscienze,imbastendo un’inchiesta che difficilmente sarà dimenticata.credo sia veramente riduttivo soffermarsi ad analizzare la pellicola dal punto di vista tecnico,ragion per cui mi limiterò a definire impeccabile la regia,ottimamente strutturata la sceneggiatura,magistrali le interpretazioni degli attori,tra cui si distinguono lo straordinario omero antonutti-già visto,tra l’altro,nel ruolo di michele sindona in“un eroe borghese”-e giancarlo giannini nel ruolo dell’ambiguo carboni.ah,dimenticavo..resterà forse l’interrogativo sul perché un banchiere tanto stimato quanto discusso sia stato rinvenuto impiccato in una notte d’estate di venti anni fa sotti il blackfriars bridge a londra (nonostante anche qui valga il detto “pauca intelligenti”)ma intanto il grande ferrara ci ha visto bene:almeno oggi si è arrivati a comprendere l’errore di valutazione commesso archiviando il caso calvi come suicidio.ancora una volta un film anticipa una svolta giudiziaria:era già in cantiere quindici anni fa,quando nessuno-o quasi- avrebbe mai pensato alla tesi dell’omicidio;ancora una volta(dopo“i cento passi”con relativa condanna di tano badalamenti)il cinema è lì,pronto ad aprirci gli occhi e a parlarci con l’inequivocabile linguaggio della storia e il nobile fine della verità.
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