è un vero peccato che un caso cosi spinoso e anche interessante abbia ricevuto una mediocre trasposizione cinematografica, che, invece di mettere a fuoco la vicenda, finisce per fare confusione e mescolare male i tanti personaggi e gli eventi in cui sono implicati; insomma, se volete capirne di più sullo scandalo ior e compagnia bella dovreste evitare questa pellicola realizzata con i piedi; la ciliegina sulla torta è rappresentata da un cast davvero scadente, fatta qualche eccezione (si salva, per es., il protagonista)
Mi spiace dirlo ma “I banchieri di Dio” è il film più brutto che io abbia visto negli ultimi due anni ad oggi. Mi spiace soprattutto per l'amico Andrea autore delle due opinioni qui sopra, di cui ammiro la bellissima capacità sintattica e argomentativa. Io purtroppo ho visto un film con un montaggio che è peggio di andare sulle montagne russe, con personaggi ridicolmente rassomiglianti con i personaggi interpretati, con sequenze tese puntualmente a suscitare indignazione e sbalordimento per la volgarità e la bassezza dei motivi che muovono la vicenda - mentre invece si rimane solo perplessi. Un film insomma che cerca di averla vinta con la forza dei suoi eccessi e delle sue interpretazioni sbagliate (tutte quante “sopra le righe“), e non invece con il lento e sobrio e davvero penetrante dispiegarsi delle cose da dire e da mostrare. Il film insomma potrà magari dire la verità storica, e Ferrara sarà da ammirare per questo: ma il cinema è un'altra cosa. E il grande cinema un’altra ancora.
Senza dubbio il mistero del crack del Banco Ambrosiano è senz'altro l'ennesimo strascico della sequela dei misteri italiani che non vedranno mai la pura verità sull'accaduto.Un film in cui gli attori recitano egregiamente la loro parte , encomiabile la recitazione d Omero Antonutti e Pamela Villoresi ma tuttavia pieno di errori che potevano tranquillamente essere evitati se il regista poneva magguire attenzione:vedi la data della perquisizione a Castiglion Fibocchi per gli archivi del Venerabile avventua il 21 Marzo 1981 e non in Febbraio , vedi la presenza di veicoli dei giorni nostri in un film ambientato nel 1982 , fuorviante l'intermezzo con i gangster della Banda della Magliana di cui non ci sono notizie certe insomma una serie lunghissima di dettagli ne ho contati circa una ventina che stravolgono a piccole dosi il vero senso storico della vicenda.Un commento positivo agli attori che impersonano la classe politica magistrale e realistica l'interpretazione del Gobbo anche se le foto che consegna al Papa sono costate a Gelli 170 milioni e non 250.
È un film onesto e coraggioso. ciò che la legge italiana non ha permesso, ovvero l’arresto delle personalità vaticane, viene realizzato per lo meno virtualmente. dal punto di vista scenografico è molto scarso ma è evidente che l’intenzione primaria è quella di riuscire a raccontare i fatti, così troppi che si fa fatica a starci dietro. ma alla fine l’idea che ci si fa di quel crogiolo di “santi” che è il vaticano.. è proprio corretta.