Davvero un film interessante anche senza scomodare psicologia ed il resto: la cosa meglio descritta, alla fine, è l'istinto puramente animale che prevale anche sulla fame di soldi dei protagonisti. Senza spoilerare ritengo che la scena piu' significativa sia l'aggressione con l'estintore... vedere per credere ;)
premetto che non ho visto l' originale, ma solo il remake americano; "the experiment" si regge su una storia interessante, se si pensa che l' esperimento sia stato realizzato davvero, ma anche ampiamente prevedibile; insomma dopo poco si inizia a instaurare un clima di ostilità e predominanza, che poi sfocia nella violenza e in una vera e propria guerra soprattutto psicologica tra guardie e detenuti; sarà anche ispirato ad un esperimento realmente eseguito, ma mi sembra strano che tra i partecipanti non si sia instaurata complicità per portare a termine lo studio e intascare le somme pattuite, senza farsi prendere da manie di grandezza; anche io sono convinto che in fondo l' uomo sia una bestia e capisco anche l' obiettivo di mettere in risalto ciò, però dal film sembra che i partecipanti all' esperimento siano tutti psicolabili e invasati, non riuscendo a fermarsi un attimo e a pensare al vero motivo per cui si trovano lì dentro...
La bestia e` dentro di noi, questo e` il messaggio chiaro crudo e inequivocabile di questa pellicola. Non ho potuto fare a meno di pensare all' atteggiamento di alcuni individui in caserma militare, l' aggressivita` , le prevaricazioni l' attitudine anzi "l' esigenza" di dover umiliare "qualcuno" senza motivo, gratuitamente e .. a caso: pura follia !
Ho fatto solo alcuni giorni di servizio, prima di essere congedado. In realta` non avrei dovuto fare neanche quelli ma per un disguido burocratico li feci. Quindi totalmente impreparato mi ritrovai in mezzo a gente per bene, ma anche in mezzo a gente "originalmente" per bene ma in realta` parecchio, animale. Per mia fortuna e saggezza (!),ebbi solo alcuni screzi verbali, ma che sarebbero potuti degenerare facilmente. Rivedendo questo film mi sono tornati in mente rospi che ho preferito ingoiare piuttosto che far ingoiare qualcosa ( a caso) a qualcuno. A parte queste riflessioni che immagino facciano un po` tutti, di questo film ho apprezzato il lodevolissimo protagonista de " Il pianista" l' unico a dare un minimo di credibilita` alla storia, che pecca a mio avviso di dialoghi significativi e di una evoluzione solida e credibile della storia.
Va premiata invece l' intenzione perfettamente riuscita di far riflettere sul fatto che l'equilibrio della mente umana e` appesa a un filo che, in determinate circostanze puo` spezzarsi in pochi minuti, causando guai irreparibili. Ma questo ce l' ho dimostrano continuamente la storia e i mass media. Meglio pensare all' India , allo Yoga e a tutte le VITAmine benefiche che il buon senso dovrebbe apportare alla nostra esistenza.
Mi scuso a priori, ma vorrei esprimere una critica alla recensione del film, che non ha menzionato l'esperimento veramente compiuto in America nel 71, a Stanford, come racconta il film, poi Giordano si è ispirato all'esperimento..Questa pellicola per qnt inizi analogo al reale esperimento, poi si fa trascinare dalla fantasia tipica dei registi dei thriller che devono assolutamente aggiungere morti, arrestati, assassini,bla bla bla.
In realtà l'esperimento è stato fermato prima che si compiessero violenze mortali, ma la de-umanizzazione, l'impersonificazione nel ruolo(sia da parte dei carcerieri che dei detenuti), la perdita della propria identità, la violenza sui detenuti, la sfida e competizione creatasi tra i due gruppi e tutti i fattori psicologici di cui si è parlato sono rappresentati bene.
Trovo il film ben fatto e la storia molto interessante e ben costruita; mi ha tenuto col fiato sospeso fino in fondo e mi ha fatto riflettere e capire quanto la mente umana sia suscettibile e deviabile.