mi piaceva e lo consideravo un capolavoro di storia e musica, poi ho letto l'ultima biografia di Mozart Mozart la caduta degli dei di Bianchini e Trombetta . Il primo volume smonta del tutto la calunnia contro Salieri, analizza il film Amadeus la faccenda dell'invidia, i miti del genio eccetera eccetera. Tutto inventato. Il film adesso almeno per me è inguardabile perché di storico ha poco.
Ho assegnato tanti punti quanti sono gli Oscar vinti da questo film. Ben realizzato, ben recitato: un film ottimo (ma non tra i miei preferiti o tra i capolavori della storia del cinema)! Così come per i due film che ho visto su Beethoven ("Amata immortale" e "Io e Beethoven"), ho apprezzato la scelta di non cercare di riprodurre troppo fedelmente la vita del compositore, ma di crearne un ritratto verosimile, seppur parallelo a quello storico.
NOTA per il recensore di filmup: l'incongruenza sul direttore d'orchestra non è un'incongruenza. La figura del direttore è nata successivamente, è vero, ma in quanto musicista che si occupava esclusivamente di battere il tempo e dare direttive all'orchestra, appunto. Ma ciò non significa che prima di questa figura non c'era nessuno che dirigeva. Anzi, esattamente come vediamo nel film e come è ben noto, solitamente era lo stesso compositore a dirigere l'orchestra, spesso mentre suonava il clavicembalo. La figura del direttore d'orchestra è nata quando sono aumentati gli strumenti dell'orchestra e quando le stesse composizioni cominciarono ad essere più complesse e quindi era difficile per un musicista, già impegnato a suonare uno strumento, dare le direttive. Quindi è storicamente attendibile vedere Tom Hulce "sbracciarsi".
Ho visto questo film per la prima circa 20 anni fa, ma allora non l'avevo apprezzato più di tanto, sia perché ero più giovane, sia perché preferivo altri tipi di film.
Invece, dopo averlo rivisto per la seconda volta, non ho potuto fare a meno di rimanere meravigliato per il grande capolavoro che è.
Infatti tale pellicola è recitata magistralmente, i costumi e le scene sono impeccabili, e anche gli intermezzi musicali sono gradevoli.
Tom Hulce, che interpreta Mozart, è troppo simpatico con quella sua risata contagiosa.
Murray J. Abraham recita in un modo veramente convincente, soprattutto quando interpreta Salieri vecchio, e non per nulla ha vinto un Oscar più che meritatissimo.
La scena finale del funerale di Mozart è veramente commovente.
Oltre a tutto questo, ho apprezzato il film anche per un altro motivo, poiché mi ha fatto ragionare sul fatto che non siamo noi a dover decidere chi è più o meno degno di ricevere da Dio un certo dono.
Infatti, se uno è veramente timorato di Dio e devoto, deve anche accettare il fatto che Lui abbia deciso di donare il talento musicale a una persona piena di difetti quale poteva essere Mozart.
Beninteso, un po' di sana invidia è umanamente comprensibile, ci mancherebbe altro, ma questa non si deve tramutare in odio (anche verso Dio !! ) e tantomeno nella voglia incontenibile di rovinare la vita al tuo antagonista.
Leggo, nella recensione del film, che Forman avvalorerebbe l'idea di un Salieri assassino di Mozart (salvo premettere l'inconfutabilità di tale ipotesi). Premesso che "Amadeus" è figlio della pieces teatrale del 1978 di Peter Shaffer (sceneggiatore, appunto, del film) e non un film biografico, mi chiedo quale razza di film ha visto colui che afferma Salieri (nel film) quale avvelenatore, assassino (chiamatelo come volete) di Mozart. La grandezza di Shaffer, di Forman e, di conseguenza, del film è proprio quella di far vedere Mozart attraverso gli occhi (accecati dall'invidia) di Salieri. Cristo! Basta guardare la pellicola un paio di volte per capire come il personaggio di Salieri sia in "collera" con Dio perché non gli ha nemmeno concesso il "piacere" di uccidere Mozart. Ma che, anzi, per impedirglielo (Dio), lo abbia "ucciso" egli stesso. Che razza di film ha visto il recensore!!! Così si snatura tutta la follia del personaggio di Salieri.
Per quanto riguarda le imprecisione biografiche, ripeto, è un film tratto da una (liberissima) piece teatrale (a sua volta tratta da un racconto di Puskin) quindi assolutamente fantasiosa. Chissenefrega se Mozart è morto 2 mesi e 5 giorni dopo la prima rappresentazione del "Flauto magico" o se le ultime battute del manoscritto del Requiem (nel Lacrimosa e non sul Confutatis...) rechino la scrittura del divino Wolfgang e non quella di Salieri. Il film é davvero un capolavoro di narrazione e, forse, il miglior film mai realizzato sulle vicissitudini di un musicista (lasciatemela passare, via). Però che i recensori guardino, e capiscano, i film prima di scrivere...
Film meraviglioso a 360 gradi!!!
Il film è molto accattivante. La narrazione sulla vita di Mozart probabilmente porta con sè la necessità di enfatizzare alcune aspetti del carattere del protagonista solo per rendere più interessante il film, ma questo accade sempre, soprattutto nelle pellicole biografiche. Per il resto il film è bello, un pò lunghetto ma non cade mai di tono. In realtà il film ha una certa certa tendenza ad allontanare lo spettatore dal protagonista e avvicinarlo di più alla musica in generale. Soprattutto nel finale quando Salieri e Mozart sul letto prima della sua morte compongono a quattro mani la sua ultima opera. Un film da vedere, molto bello.