Bel horror/thriller, mi e' piaciuto. Non e' che faccia drizzare i capelli dalla paura o tensione, ma nel complesso e' buono e anche la trama non e' male. Poco sangue e niente mostri, molto psicologico. Bella e brava la protagonista.
Allegorie, sinapsi di collegamento fulmineo, flash per un'inimitabile capolavoro del cinema inlglese realizzato da John Fawcett.Pienamente fedele al romanzo originale di Simon Maginn(sheep),nonchè ricco di suspance e colpi di scena travolgenti,il film richiama alla ormai classica ghost-story con influenze orientali e spagnole, arricchite di leggende gallesi. Un cast d'eccezione, con Abigail Stone come nuova rivelazione, ed i già popolari Sean Bean, e Maria Bello(oscar come migliore protagonista).
La storia inizia nelle grigie atmosfere gallesi, dove adèle cerca di ricostruire l'ormai distrutto clima familiare portando la figlia Sarah in vacanza dal padre. Il rancore madre-filgia porterà sarah sulla scogliera gallese dove le paure della madre prenderànno vita grazie ad un'antica religione locale.
La scomparsa della figlia porterà a vane ricerche che non condurranno a nessun ritrovamento.
Solo la madre riuscirà a scoprire il segreto di "the dark" tra apparizioni di fantasmi flash e continui colpi di scena enfatizzati dalla bella fotografia di Christian Sebaldt.La storia di 60 anni prima di un suicidio di massa inneggiato da un pastore,ritorna infatti con l'apparizione di una misteriosa bambina di nome Ebrill, che altro nn è la figlia dello stesso.Il finale è un capolavoro allegorico nel quale la realtà abbraccia la fantasia rappresentata dal padre che solo in sogno, una volta disperso nelle tenebre della follia(the dark)può comprendere l'importanza della famiglia stessa e in parallelo si riconcilia con la moglie.Essa seppur isolata vive nella concretezza rappresentata dalla figura del pastore, il quale non abbandona le proprie pecore(realtà).dallo sguardo finale di Sarah trascende la relatività e l'ormai passata instabilità del rapporto padre figlia.Il film infatti non è fine a se stesso ma inneggia una feroce critica nei confronti dell'ormai diffusa instabilità familiare nella società odierna.La filgia del buon pastore reincarnata in Sarah infatti mostra un portagioie che il registra ci mostra come "il vaso di pandora", da cui fuoriescono sentimenti d'amore paterno.
Film horror noiosetto,molto poco spaventoso,girato in un ambientazione molto bella e suggestiva,l'isola di man.Il finale è piuttosto originale e inaspettato.
Se una sera non avete niente da fare dateci un occhiata.