Uno dei film più brutti che abbia mai visto (se la gioca con Lies). Il tema è scabroso, ma non è questo il problema; a volte è ripugnante, a volte ridicolo e tecnicamente lascia parecchio a desiderare. Un forzato intelletualismo dei dialoghi è poi la goccia che fa traboccare il vaso e...la pazienza dello spettatore.
Il film si divide in due fasi immaginarie: la prima, triste e semitragica e la seconda, perversa ed erotica. va bene in entrambi i casi ma è nell'interpretazone di isabelle huppert che "ma mere" viaggia spedito. coinvolgente, espressivo ai limiti della sopportazione, che fa riflettere e pensare, il film sarà probabilmente molto criticato, ma merita qualche voto in più a causa dell'immane difficoltà che c'è quando si trasporta sul grande schermo un romanzo, per altro incompiuto, di bataille (un mistro fra d'annunzio, il complesso di edipo di freud e il marchese de sade).
Ma mère è assoltutamente improponibile, non ci sono commenti. forse andrebbe visto sotto un'altra prospettiva (quella perversa che suggerisce la storia) ma è davvero difficile
Malato quanto deve esserlo, disturbante quanto la trama necessita. Eppure di sicuro qualcuno dopo la visione griderà allo scandalo, alle eccessive scene di sesso, alla bruttura dell'incesto. Ma questo è ovvio e scontato, altrimenti meglio stare a casa o scegliere film più leggeri.
Bravo e incredibilmente sexy Louis Garrel, già apprezzato in The Dreamers. Brava ma poco sexy la Huppert. Durante la visione si ha una senzazione di squallore e di eccesso morboso, ed anche di una trama che poteva svilupparsi meglio, senza necessariamente essere così arida. Invece alla fine ti rendi conto che l'atmosfera che lo pervade è propro quella a cui si doveva arrivare per raccontare una storia così. Forte e senza compromessi.