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Le divorce
Una nuova divertente commedia corale dal regista di Casa Howard, tratta da un romanzo di Diane Johnson. Isabel vola a Parigi per stare accanto alla sorella Roxeanne, che sta per avere un bambino. L'arrivo della ragazza, però coincide con la richiesta di divorzio che Charles-Henry fa a alla moglie.
Mentre cerca di aiutare la sorella a superare il difficile momento, Isabel rimane invischiata in una storia di sesso con lo zio di Charles-Henry, un diplomatico dai modi raffinati dotato di un forte carisma. Intanto i rapporti fra le due famiglie si complicano a causa della spartizione dei beni fra Roxeanne e Charles-Henry e soprattutto quando Roxeanne scopre che il suo quadro favorito, quello che aveva portato con sè dalla California, vale svariati milioni di dollari.
Il tema del divorzio, è solo lo sfondo su cui si dipanano le vicende di queste due sorelle, così simili ma così diverse, che si trovano a fare i conti con convenzioni usi e modi di fare totalmente diversi da quelli cui sono state abituate. La Ville Lumière fa dunque da sfondo ad una commedia disincantata e leggera in cui si racconta di quell'estraniamento che si prova ogni volta che ci si confronta con culture diverse.
Il continuo scontro fra "lo stile" americano e quello francese ci rimanda delle situazioni molto divertenti, raccontate in modo scanzonato. Si sa, fra i due paesi non è mai corso buon sangue, ma in questo caso l'acredine si sposta su questioni più frivole (e non sul partecipare o meno ad una guerra).
Ivory ci propone due americane sempre pronte a scontrarsi con gaffe di ogni tipo: non sanno annodare in modo adeguato il foulard, non sanno chiamare né mangiare il cibo della nouvelle cuisine, e poi parlano continuamente di soldi, argomento tabù nelle case dei nostri cugini d'oltralpe. Nel ruolo dell'arcigna suocera francese, troviamo una Leslie Caron in splendida forma, che dà vita ad un personaggio divertente, anche se comprensibilmente detestabile.
Per gli appassionati di cinema, ricordiamo che la Caron aveva già preso parte ad una commedia sul difficile rapporto fra americani e francesi, nel celeberrimo film di Vincente Minnelli, Un americano a Parigi, in cui interpretava una ragazza povera che riesce a conquistare il cuore del pittore-canterino Gene Kelly.
Esilarante è anche il personaggio interpretato da Matthew Modine, uno psicopatico dai modi bruschi e irriverenti, che non trova ascolto né presso i francesi, né presso gli americani.
Teresa Lavanga
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