Il piccolo Nicolas e i suoi genitori
Per chi ha studiato il francese già alle scuole medie il personaggio del piccolo Nicolas dovrebbe essere già conosciuto. La serie di libri scritti su di lui da René Goscinny e illustrate da Jean-Jacques Sempé hanno fin dalla loro prima pubblicazione nel 1959 (su delle riviste) avuto un doppio merito per niente banale: una scrittura semplice, comprensibile anche dai bambini e un umorismo tale che le pagine sembrano ciliegie, una tira l’altra. Insomma, si tratta di letture adatte a chiunque, anche a chi ha voglia di esercitarsi con il francese.
Il rischio che nella sua prima versione su grande schermo si perdesse molta di quell’ironia posseduta dall’inchiostro era alto. Nicolas parla sempre in prima persona e le sue descrizioni sono normalmente un crescendo di situazioni improbabili che solo la parola scritta riesce a comunicare. Strano, ma vero, il film di Laurent Tirard regge il confronto. Divertente, ricco di trovate originali e altrettanto comiche, "Nicolas e i suoi genitori" si rivela un vero e proprio gioiellino di buon gusto e serenità. Le avventure di questo ragazzino delle scuole medie che, negli anni ’50, ne combina di tutti i colori, e con lui tutti i suoi amichetti, sono giocate, a livello di comicità, sull’espediente della vita vista attraverso gli occhi di un bambino. Una visione spesso ingenua e per questo causa di malintesi e di risposte così irrazionali, ma comunque verosimili, che solo da piccoli si possono avere.
Tirard, come detto, ben trasporta lo spettatore in una storia adatta a qualsiasi tipo di pubblico. La tensione comica della visita del ministro a scuola o la cena di lavoro, sono due scene emblematiche della bravura del regista, capace di far vivere il film di una vita propria. Bravo è poi tutto il cast. Se per Kad Merad (nel ruolo del papà) si tratta di una conferma dopo l’esilarante ruolo di protagonista in "Giù al nord", nota di merito va data a tutti i giovanissimi attori. Non solo il piccolo Nicolas ha la giusta faccia d’angelo incontrollabile, ma anche gli altri ragazzini, ognuno a loro modo, danno il proprio contributo. Per una volta la speranza è che di "Il piccolo Nicolas e i suoi genitori" ci possa essere un sequel. La materia su cui lavorare c’è, e se il buongiorno si vede dal mattino, un eventuale nuovo episodio sarebbe in buone mani.

La frase: "Domani faremo una bella passeggiata per la foresta...".

Andrea D'Addio

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