Sconnessi e Sono tornato sono le nuove commedie Fox in dvdSconnessi e Sono tornato approdano in home video di Francesco Lomuscio29 giugno 201813:45
Se pensiamo che in "Perfetti sconosciuti" di Paolo Genovese avevamo un gruppo di amici quarantenni impegnati a cimentarsi in un gioco consistente nel lasciare visibili e ascoltabili a tutti i presenti chiamate e messaggi ricevuti nei propri smartphone durante una cena casalinga, mentre in "Non c'è campo" di Federico Moccia veniva portata in scena una scolaresca in gita in un paese piuttosto isolato dal punto di vista della connettività, appare evidente che la dipendenza da chat e simili rientri tra le tematiche più gettonate della recente cinematografia italiana.
Diretto da Christian Marazziti, e visto nelle sale cinematografiche a Febbraio2018, "Sconnessi" si accoda bene o male a questa tendenza, affrontando tramite la commedia la cosiddetta "Nomofobia", ovvero lo stato ansioso che si manifesta quando non è possibile usare il cellulare.
Trailer italiano per Sconnessi (2018), un film di Cristian Marazziti con Fabrizio Bentivoglio, Ricky Memphis, Carolina Crescentini. Ettore, noto scrittore, guru dell’analogico e nemico pubblico di internet, in occasione del suo [..] Stato ansioso con cui, complice l'improvvisa assenza di internet, si trovano ad avere a che fare i familiari di un noto scrittore dalle fattezze di Fabrizio Bentivoglio, il quale, guru dell'analogico e nemico pubblico della rete telematica, in occasione del suo compleanno li raduna nel proprio chalet di montagna; cercando di creare finalmente un legame tra i due figli Eugenio Franceschini e Lorenzo Zurzolo e la seconda moglie, ovvero Carolina Crescentini, con al seguito il fratellastro incarnato da Ricky Memphis, appena cacciato di casa dalla consorte. Un Memphis destinato a strappare non poche risate nel corso di un autentico scontro tra classi sociali in fotogrammi che, oltre a Giulia Elettra Gorietti nel ruolo della fidanzata del citato Franceschini, annovera Antonia Liskova in quello di una tata ucraina e Benedetta Porcaroli - proveniente proprio dal sopra menzionato film di Genovese - a farle da figlia adolescente dipendente dai social network e fan del rapper Fedez. Scontro tra classi sociali reso ulteriormente complicato dall'esilarante bipolarismo di uno Stefano Fresi fuggito dalla casa di riposo; man mano che la sceneggiatura provvede a sfruttare la teatralità dello spazio ristretto d'ambientazione al fine di inanellare una sequela di situazioni volte a lasciar emergere progressivamente segreti e risvolti più o meno inaspettati. Alternando spesso l'umorismo ad una indispensabile spruzzata di sentimenti (abbiamo anche il momento romantico sulle note della sempreverde "Reality" di Richard Sanderson); in quanto, se da un lato viene osservato in maniera ironica come nel quartiere romano di Tor Pignattara si stia sempre un'ora indietro, dall'altro non manca chi afferma che l'amore è pericoloso, ma vale sempre la pena rischiare. Al servizio di un'operazione dispensatrice di una piacevole sensazione di garbato divertimento e che viene resa disponibile su supporto dvd dalla stessa Twentieth Century Fox che lancia in home video anche "Sono tornato" di Luca Miniero, rifacimento tricolore del "Lui è tornato" che David Wendt ha tratto nel 2015 dal bestseller scritto dal giornalista Timur Vernes. Quindi, mentre in quel caso venne inscenato il risveglio di Adolf Hitler nella Berlino del XXI secolo, pronto ad essere trasformato in una vera e propria star del piccolo schermo da produttori e ambiziosi uomini dei media pronti a tutto pur di ottenere audience, successo e, soprattutto, denaro, qui, magistralmente reso da Massimo Popolizio, il fondatore del Fascismo Benito Mussolini si ritrova nella Roma odierna. Una Roma capitale di una nazione i cui esponenti di destra si vergognano di dire che sono di destra e quelli di sinistra di dire cose di sinistra e nella quale il Duce non solo crede quasi di trovarsi ad Addis Abeba nel vedere strade tempestate di africani, ma perde i sensi quando legge che i matrimoni tra omosessuali vengono approvati. Un Duce scambiato per un comico mascherato dallo sfortunato documentarista Andrea Canaletti interpretato da Frank Matano, il quale decide di renderlo protagonista di un suo lavoro che potrebbe finalmente consacrarlo al mondo del cinema; durante un percorso che, tra viaggi in giro per la penisola e cantate in automobile de "L'italiano" di Toto Cutugno, come nel lungometraggio originale include anche testimonianze della gente comune sulla falsariga delle candid camera (poste anche come extra del disco in questione) e l'approdo in uno show televisivo. Del resto, mentre ci si chiede chi siano i buoni e chi i cattivi in un paese in cui la democrazia altro non è che un cadavere in putrefazione, lo script si rivela piuttosto fedele al materiale tedesco di partenza; di cui, tra l'altro, ripropone anche la comicamente violenta sequenza del cagnolino. E sono i Gioele Dix e Stefania Rocca rientranti tra i migliori elementi del cast ad impreziosire ulteriormente quella che si mostra in qualità di interessante sintesi di un'Italia che governare non sembra essere soltanto difficile ma anche inutile; ribadendo, come "Lui è tornato", la critica nei confronti di una società priva di sogni e in balia ai social network e ai telefoni cellulari, fino al tutt'altro che consolatorio epilogo. La commedia made in Italy, dunque, è di casa con i dvd di "Sconnessi" e "Sono tornato"!
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