Pitch perfect 2 e Fury in blu-ray con un'infinità di extra

Nel primo capitolo, diretto da Jason Moore, tratto nel 2013 dal romanzo "Pitch perfect: The quest for collegiate a cappella glory" di Mickey Rapkin e circolato in Italia con il titolo "Voices", vestì i panni di Gail, presentatrice del Campionato Internazionale dei cori a-cappella, mentre nel sequel "Pitch perfect 2", finalmente disponibile su supporto blu-ray sotto il marchio Universal, oltre a tornare a ricoprire lo stesso ruolo e a figurare nuovamente in qualità di produttrice passa dietro la macchina da presa.
Stiamo parlando di Elizabeth Banks, che, riprendendo lo spirito del film precedente, apre immediatamente la oltre ora e cinquanta di visione tramite un grottesco incidente durante un'esibizione al compleanno del presidente degli Stati Uniti che vede protagonista Ciccia Amy, interpretata ancora dalla Rebel Wilson che affianca per la seconda volta le "colleghe di canto" Becca, Chloe, Cynthia-Rose Adams, Stacie e Lilly, rispettivamente con le fattezze di Anna Kendrick, Brittany Snow, Ester Dean, Alexis Knapp e Ana Mae Lee.
Una Ciccia Amy stavolta alle prese anche con una dichiarazione d'amore in barca e insieme a cui lo scatenato gruppo delle Bellas, ora orfane della testarda tradizionalista Aubrey alias Anna Camp, si preparano ad accogliere con loro Emily, ovvero Hailee Steinfeld; man mano che il rapper Snoop Dogg fa da guest star cimentandosi nella sempreverde "Winter wonderland" e che le sfide all'ultima hit - comprendenti gli invincibili Das Sound Machine - tirano in ballo, tra le altre, "(Shake, shake, shake) Shake your booty" di KC and the Sunshine Band, "Lady Marmalade" delle Labelle e "MMMbop" degli Hanson.
Tra simpatiche esibizioni non prive d'ironia, imprevisti con trappole per orsi e un'ultima divertente pillola posta durante i titoli di coda, al servizio di una continuazione maggiormente indirizzata ad un pubblico femminile e meno infarcito di elementi trash rispetto al capostipite, oltretutto qui impreziosita da abbondanza di contenuti speciali.
Infatti, al di là del commento audio della Banks e dei produttori Paul Brooks e Max Handelman, abbiamo il rap degli Spaccanote, i Ritmonelli che si cimentano in "Locked out of heaven" di Bruno Mars, esecuzioni musicali prolungate, nove scene eliminate, papere (tre minuti), battute alternative a quelle montate nel film (tre minuti) e le featurette "Il debutto alla regia della Banks" (cinque minuti), "Le Bellas sono tornate" (sei minuti), "Allenamenti di canto a cappella" (cinque minuti), "Il making of della gara di improvvisazione" (sei minuti), "I campionati mondiali di canto a cappella" (nove minuti), "Snoop sul set" (due minuti), "Il tirocinio al Residual heat" (due minuti), "Un amore a cappella: Bumper e Ciccia Amy" (cinque minuti) e "Lascito: Hailee Steinfeld" (sei minuti).

---

E non è da meno l'edizione in alta definizione di "Fury" di David Ayer, che, visto nelle nostre sale nel Giugno 2015, viene reso disponibile da Sony pictures Home Entertainment in un imperdibile doppio disco, il secondo dei quali dispensatore di un making of di ventotto minuti e di circa tre quarti d'ora dedicati ai carri armati utilizzati durante la lavorazione.
Del resto, è nell'Aprile del 1945 e in seguito all'attacco decisivo sferrato in Europa dagli Alleati che si svolgono le oltre due ore e dieci in cui Brad Pitt (qui anche produttore esecutivo) è calato nella divisa dell'agguerrito sergente dell'esercito americano Wardaddy, al comando di una unità di cinque uomini inviati a sterminare nazisti.
Cinque uomini che, lanciati in una missione mortale dietro le linee nemiche a bordo di un carro armato Sherman, includono Boyd Swan alias Shia LaBeouf, Grady Travis, ovvero il Jon Bernthal de "Il grande match", la nuova recluta Norman Ellison, interpretato dal Logan Lerman che presta il volto al Percy Jackson cinematografico, e Trini Garcia, cui concede anima e corpo Michael Peña.
Disarmati e in inferiorità numerica, cinque uomini per i quali il coraggio, l'addestramento affrontato e l'arguzia finiscono per rivelarsi i più efficaci strumenti tramite cui destreggiarsi nella tutt'altro che facile situazione nel cuore della Germania, in mezzo ad esplosioni e spargimenti di cadaveri.
Mentre, sebbene non risultino affatto assenti né una buona dose di spettacolarità, né momenti brutali e, addirittura, infarciti di splatter, il tutto punta principalmente sulla progressiva costruzione psicologica dei protagonisti e sullo sviluppo dei rapporti che intrecciano tra loro.
Un teso confronto tra due carri armati, un crudo discorso riguardante l'uccisione dei cavalli e la lunga sequenza in casa delle giovani Irma ed Emma - rispettivamente con le fattezze di Anamaria Marinca e Alicia von Rittberg - possono essere annoverati, infine, in mezzo ai punti più riusciti di un coinvolgente e curato spaccato bellico il cui disco è arricchito da sedici scene eliminate ed estese, una galleria fotografica, il diario di battaglia del regista (diciassette minuti), uno speciale sui veri soldati (dodici minuti), uno sui reali carri armati (dodici minuti) e un altro sul cast messo a contatto con reduci di guerra (undici minuti).
Ora sta a voi decidere se preferite la battaglia dei cantanti a cappella o quella a base di scontri militari!