Il Jupiter dei Wachowski e la Giulia di Leo in blu-ray

Per coloro che lo hanno perso in sala, dove è stato distribuito a Febbraio 2015, arriva in blu-ray "Jupiter - Il destino dell'universo" di Lana e Andy Wachowski, che Warner Bros Entertainment rende disponibile in una impeccabile edizione comprendente due dischi (uno con il film in 3D, l'altro dispensatore della versione classica) e il codice per scaricare legalmente la copia digitale.
Con tripudio di effetti visivi e coinvolgente intrattenimento destinato ad accompagnare già i primissimi fotogrammi, la fantastica vicenda di Jupiter Jones, con le fattezze di Mila Kunis, la quale, nata in una notte dal cielo astrale che promette grandi cose, si trova, da adulta, costretta ad abbandonare i propri sogni e ad affrontare la dura realtà di un lavoro come domestica, oltre ad un'infinità di fallimenti sentimentali.
Fino al momento in cui l'ex militare geneticamente potenziato Caine, incarnato da Channing Tatum, giunge sulla Terra per rintracciarla, in quanto è stata prescelta per ricevere una straordinaria eredità congenita che potrebbe modificare per sempre l'equilibrio del cosmo.
Man mano che viene ribadito che il tempo è l'unica risorsa per cui vale la pena uccidere e che, con Sean Bean incluso nel cast e una prima parte vagamente debitrice nei confronti dei fanta-blockbuster risalenti agli anni Ottanta, si sfiora il cinema di Terry Gilliam (non a caso, anche qui presente come attore) per approdare a starwarsiani scontri nei cieli, attraverso un movimentato elaborato non privo di creature alate e decisamente più lineare e meno complicato dei precedenti lavori degli autori della trilogia "Matrix".

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Movimentato elaborato impreziosito, oltretutto, da una non indifferente dose di contenuti speciali, da "Jupiter Jones: Destiny is within us" (sette minuti) e "Caine Wise: Interplanetary warrior" (cinque minuti), rispettivamente incentrati sui personaggi in questione, a "the Wachowskis; Minds over matter" (sette minuti), nel quale il cast tecnico-artistico parla dei due registi; passando per un making of (nove minuti), uno sguardo al trucco degli ibridi (dieci minuti), uno all'idea e alla sceneggiatura (nove minuti) e una riflessione sull'evoluzione dell'azione e del bullet time dai tempi della citata saga con protagonista Keanu Reeves (nove minuti).
Per chi, invece, è alla ricerca di una serata casalinga all'insegna della buona commedia italiana, Warner rende disponibile in alta definizione anche "Noi e la Giulia" di Edoardo Leo, che, fresco della vincita del David Giovani e del David di Donatello per il miglior attore non protagonista assegnato a Carlo Buccirosso, prende ispirazione dal libro "Giulia 1300 e altri miracoli" di Fabio Bartolomei.
Commedia in cui troviamo un Luca Argentero dipendente fallito di una concessionaria d'automobili, uno Stefano Fresi maldestro erede di una dinastia di gastronomi, lo stesso regista nelle vesti di truffaldino "uomo di spettacolo" con grottesche tendenze politiche di destra e un comunistissimo Claudio Amendola uniti nell'impresa di trasformare in agriturismo un vecchio e diroccato casale sito nelle campagne del sud della penisola.
Quartetto cui si unisce presto una toscana Anna Foglietta incinta e fuori di testa e che vede tutti alle prese con un curioso camorrista (Buccirosso, appunto) giunto sul posto per chiedere il pizzo, ma che non immagina di trovare gente pronta a ribellarsi ai suoi soprusi.
Perché, probabile simbolo di quell'Italia del boom che è finita sepolta a causa dei poco raccomandabili individui fattisi strada nel paese degli spaghetti, è alla vecchia Giulia 1300 su cui viaggia quest'ultimo che si riferisce il titolo del film, volto a ricordare che occorre veramente poco per creare un paradiso, soprattutto se si riesce ad apprendere che è l'unione a fare la forza, perfino nei momenti apparentemente privi di speranza e contro gli ostacoli più grandi.
Mentre, tra inevitabili, tragiche conseguenze ed un certo retrogusto western, non manca neppure il fondamentale aiuto fornito da laboriosi extracomunitari del Ghana nel corso del ritmato insieme, infarcito di situazioni e battute divertenti (compresa una azzeccata frecciatina a Maria De Filippi) nel proporre in chiave leggera un argomento solitamente (e purtroppo) oggetto delle maggiormente tristi vicende di cronaca nera tricolore.
Foto dal set, commento audio di leo e del cast, tre minuti di scene eliminate e diciassette di backstage, infine, arricchiscono il tutto.