Anime nere, One on one e La foresta di ghiaccio in dvdTre diverse criminalità da festival in home video di Francesco Lomuscio15 maggio 201510:37
Miglior Film, miglior regia, miglior sceneggiatura, miglior produttore, miglior attore protagonista, miglior attrice non protagonista, migliore fotografia, migliore musicista, migliore canzone originale, migliore scenografo, migliore costumista, migliore truccatore, migliore acconciatore, migliore montatore, migliore fonico di presa diretta, David Giovani.
Sono le sedici candidature ai David di Donatello ottenute da "Anime nere" di Francesco Munzi, già aggiudicatosi diversi premi presso la settantunesima Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e che vede protagonisti i tre fratelli Luigi (Marco Leonardi), Rocco (Peppino Mazzotta) e Luciano (Fabrizio Ferracane): il primo trafficante di droga, il secondo imprenditore di successo a Milano grazie ai soldi sporchi guadagnati dall'altro, il terzo rimasto in Calabria ad allevare capre. Tre fratelli su cui viene costruito quello che qualcuno ha giustamente definito "il 'Gomorra' calabrese", atto a raccontare la dura, a quanto pare intramontabile realtà della criminalità del Sud Italia, comprendente diversi paesi in cui l'esistenza non è più vita, ma vivere la morte. Un atipico spaccato che, principalmente costruito sui dialoghi e sulla costruzione psicologica dei diversi personaggi, vede risvegliarsi antichi rancori e scatenarsi una guerra da tempo sopita dal momento in cui l'instabile e rancoroso Leo (Giuseppe Fumo), figlio di Luciano, spara alcuni colpi di fucile sulla saracinesca di un bar protetto da un clan rivale storico. Con la tensione destinata progressivamente a salire ed i morti, ovviamente, tutt'altro che assenti, al servizio di un titolo che è CGHV a rendere disponibile su supporto dvd, corredato di trailer, breve backstage, dieci minuti di interviste al cast e l'estratto "Anime nere al Lido". La stessa CGHV che, sempre in fatto di lavori provenienti dal medesimo Festival di Venezia, lancia in home video - con il solo trailer nei contenuti speciali - "One on one" di Kim Ki-duk, tramite il quale l'autore sudcoreano prosegue la sua propensione nei confronti di elaborati non privi di esplicita violenza, iniziata attraverso "Pietà" e "Moebius".
Trailer ufficiale italiano per Anime nere (2014), un film di Francesco Munzi con Marco Leonardi, Peppino Mazzotta, Fabrizio Ferracane. Come in un western ambientato ai giorni nostri, dove il richiamo delle leggi del sangue e il [..] Infatti, si comincia con il rapimento e l'uccisione di una studentessa liceale, per poi passare a uno dei suoi sette assassini che, di ritorno a casa, finisce sequestrato da un misterioso gruppo di sette persone che lo torturano e, prima di rilasciarlo, lo costringono a scrivere la propria ammissione di colpa. Man mano che non solo comincia a vivere nel terrore di essere arrestato di nuovo, ma scopre anche che tutti i suoi complici, uno alla volta, stanno subendo lo stesso atroce trattamento. Atroce trattamento che non manca di manganellate sul pube, colpi di mazza chiodata e martellate sulle mani che provvedono a far sfiorare (?) all'insieme i connotati del torture porn, sfoderando, contemporaneamente, non poche simbologie socio-politiche (è sufficiente precisare che il mone della ragazza eliminata è Oh Democrazia). E non è finita, perché è sempre CGHV a distribuire su disco digitale per Fandango "La foresta di ghiaccio" di Claudio Noce, passato sugli schermi del Festival internazionale del Film di Roma e che, dopo un'apertura nel 1994, si sposta ai giorni nostri in un piccolo paese alpino dove Pietro (Domenico Diele), giovane tecnico specializzato incaricato di riparare un guasto alla centrale elettrica in alta quota, si trova ad avere a che fare con una strana sparizione, mentre incombe minacciosa una tempesta. Sparizione che lo porta sia a comprendere passo dopo passo l'origine dei segreti nascosti nel cuore della valle, sia a scontrarsi con i due fratelli Lorenzo (Adriano Giannini) e Secondo (Emir Kusturica), i quali vivono e lavorano nella zona. All'interno di un gioco di specchi deformanti perennemente teso e in cui nessuno, compresa la zoologa esperta di orsi Lana (Kseniya Rappoport), sembra essere immune dal sospetto. Gioco che non dimentica di ribadire che i morti di frontiera non sono mai di nessuno e che, impreziosito da una buona confezione tecnica (lodevoli fotografia e montaggio), sfodera un look internazionale da moderno horror francese; pur rimanendo, in realtà, nell'ambito di un dramma a tinte noir immerso in una bianca e gelida ambientazione ed infarcito di evidente retrogusto di impegno sociale. Oltretutto arricchito da un trailer e un backstage di diciannove minuti quali extra.
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