In alta definizione i Four seasons secondo Clint EastwoodCon Jersey boys, la storia del leggendario quartetto musicale degli anni Sessanta di Francesco Lomuscio21 novembre 201411:45
Successi e retroscena non troppo "lindi" dei Four seasons, leggendario gruppo musicale proveniente dalla parte malfamata del New Jersey e cui si devono hit del calibro di "Sherry" e "Walk like a man".
È questo che viene raccontato all'interno di "Jersey boys" di Clint Eastwood, che, tratto dall'omonimo, acclamato musical - aggiudicatosi un Tony Award e diventato uno degli spettacoli più longevi della storia di Broadway - e visto nelle nostre sale cinematografiche a Giugno 2014, approda su supporto blu-ray - con codice per scaricare legalmente la copia digitale del film - sotto il marchio Warner. Musical da cui vengono ripresi John Lloyd Young, Erich Bergen e Michael Lomenda per riaffidargli nuovamente i ruoli del frontman Frankie Valli, del cantautore Bob Gaudio e del bassista Nick Massi e porre al loro fianco Vincent Piazza nei panni del chitarrista Tommy DeVito, responsabile sia di alcuni dei primi guadagni del quartetto che di tante grandi sconfitte. Quindi, a tre anni da "J. Edgar", tramite cui raccontò sul grande schermo la carriera del direttore dell'FBI del titolo, il "buono" di Sergio Leone torna ad occuparsi di un biopic; partendo stavolta dal 1951 e provvedendo a far emergere le diverse personalità dei quattro musicisti, con i due veri talenti della combriccola tranquillamente individuabili in Gaudio e Valli (di quest'ultimo, tra l'altro, viene esposto il problematico rapporto con una delle figlie).
Trailer italiano ufficiale per Jersey Boys (2014), un film di Clint Eastwood con Christopher Walken, Francesca Eastwood, Freya Tingley. Il film narra la storia di quattro giovani che provengono dalla parte malfamata del New Jersey e che [..] Un biopic che sembra quasi possedere il respiro di un mafia-movie di Martin Scorsese (non a caso, il produttore Graham King è lo stesso di "The departed-Il bene e il male") privato, però, dell'aspetto relativo alla cruda violenza e non privo di abbondanti dosi di ironia. Un biopic i cui protagonisti, a differenza di operazioni analoghe, come "Ray", tendono spesso a parlare direttamente allo spettatore, alleggerendo il tono generale dell'insieme e suggerendone, probabilmente, la sua derivazione teatrale. Man mano che, con l'infallibile Christopher Walken impegnato a concedere anima e corpo al gangster Gyp DeCarlo, un ritmo decisamente incalzante permette alle oltre due ore e dieci di visione di scorrere via in maniera piuttosto veloce, sguazzando tra una esibizione presso il popolare Sullivan show e una rivisitazione di "My boyfriend's back" delle Angels. Senza contare il fatto che scopriamo da quale popolare film è venuta fuori la frase cui Valli e compagni si sono ispirati per concepire la loro "Big girls don't cry"... fino alla splendida "Rag doll" posta nei titoli di coda di un gioiellino oltretutto impreziosito nell'edizione home video in alta definizione - all'interno della sezione riservata ai contenuti speciali - dal dietro le quinte di ventitré minuti "From Broadway to the big screen" e da due brevi speciali: "Too good to be true", riguardante proprio l'esperienza con il citato Walken, e "'Oh, what a night' to remember", relativo alla preparazione del gran finale.
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