Movie Flash: Ondata di dvd horror anni '70 e '80 per Cine Storm entertainment
SLIDE-SHOW: le più belle immagini di Jamie Lee Curtis
Del lodevole operato della Cine Storm entertainment, che ha provveduto a riscoprire in dvd diversi e interessanti titoli appartenenti alla cinematografia di genere italiana e non solo, c'era già stato modo di parlare su queste pagine.
Dinanzi all'infinità di dimenticati prodotti aggiunti in catalogo, comprendente anche il poco conosciuto "Mutazione mortale" che, diretto e interpretato a fine anni '80 da Jerry Koch, racconta l'assurdo massacro attuato da un tizio che si ritrova la mano posseduta da una pistola appartenuta alle SS durante la Seconda Guerra Mondiale, ci sembra però giusto tornare sull'argomento.
Saranno sicuramente in pochi, infatti, a conoscere "Furia assassina", oscuro slasher firmato nel 1988 da Dominick Brascia (il "grassone" ucciso durante i primi minuti del quinto "Venerdì 13") che, non tra i migliori del filone, merita però di essere recuperato in quanto già di difficile reperibilità su supporto vhs. Al centro della vicenda, l'ennesimo gruppo di studenti di medicina che, decisi a riaprire un vecchio orfanotrofio teatro dieci anni prima di un'orribile strage perpetrata dal custode, periscono l'uno dietro l'altro sotto i colpi dell'affilata lama di un ignoto assassino mascherato.
Rimaniamo in tema di sterminio di teenager con "Terror train", guardabile esordio registico di Roger Spottiswoode ("007-Il domani non muore mai"), datato 1980 e incentrato su una Jamie Lee Curtis post-"Halloween" alle prese con un misterioso serial killer travestito da Groucho Marx a bordo di un treno noleggiato per organizzarvi un party studentesco di fine anno.
Hanno invece i volti di Martin Landau, Phillip Clark e dei compianti Erland van Lidth e Jack Palance i quattro psicopatici che, approfittando di un blackout che ha invalidato i sistemi di sicurezza, evadono da un manicomio criminale in "Nel buio da soli", del 1982, primo lungometraggio del Jack Sholder dedicatosi tre anni dopo al secondo "Nightmare". L'intento del poco raccomandabile quartetto, che ci va giù pesante con accoltellamenti, balestre e violenze assortite, è quello di uccidere il nuovo medico del reparto in cui si trovano, colpevole nella loro immaginazione di aver eliminato il predecessore, al quale erano molto legati.
In compagnia del mitico Klaus Kinski, ci si sposta poi nello spazio con "Creature", diretto nel 1984 da William Malone - passato quasi due decenni dopo all'horror mainstream de "Il mistero della casa sulla collina" e "Paura.com" - e discretamente costruito sulla solita mostruosità extraterrestre proto-Alien che, oltre a dedicarsi allo sfoltimento di una spedizione interstellare su Titano, trasforma in pseudo-morti viventi al suo servizio le proprie vittime.
E di morti viventi si parla anche in "La casa degli zombi" di Robert Voskanian, filmaccio del 1977 con bambina in possesso di poteri che le consentono di riportare in vita i defunti per compiere personali vendette ai danni di coloro che ritiene responsabili della morte della madre, e, soprattutto, in "Virus-L'inferno dei morti viventi", stracult dello splatter nostrano confezionato tre anni dopo da Vincent Dawn alias Bruno Mattei. Con ogni probabilità, uno dei più riusciti derivati del romeriano "Zombi", del quale ricicla anche le musiche dei Goblin nell'inscenare un'invasione d'infetti mangia-umani conseguita a una fuga di micidiale gas dall'interno di una fantomatica multinazionale sita in Nuova Guinea; con interessante intervista al regista inclusa tra trascurabili contenuti speciali quali trailer e galleria fotografica.
Per concludere con la box collection a due dischi di "Grano rosso sangue", che Fritz Kiersch ha tratto nel 1984 da un racconto del Re dell'horror Stephen King. Una box collection contenente nel primo dvd la versione restaurata del film ambientato nella cittadina di Gatlin, dove gli adulti vengono eliminati da una setta di ragazzini tutt'altro che pacifici, mentre nel secondo una golosa serie di extra. Al di là di filmografie, poster e trailer, abbiamo infatti storyboard, disegni originali dei titoli di testa e "Raccolta dell'orrore: Grano rosso sangue", interessante documentario di 36 minuti con interventi del regista e degli attori.
Francesco Lomuscio
(17 agosto 2009)
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