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Batman Begins
Di nuovo un film su Batman, molti si saranno chiesti, visti i pessimi risultati degli ultimi episodi della "saga", perché farne un altro? Batman Begins ha tutte le risposte possibili a questa domanda!
Oltre a raccontare una parte inedita della storia di Bruce Wayne, ovvero la nascita del nostro eroe, è un film di gran pregio.
La sceneggiatura parte proprio dall'infanzia di Bruce (interpretato ottimamente da Christian Bale) raccontando due fatti che segneranno la vita del protagonista: la caduta in un pozzo pieno di pipistrelli, e l'omicidio dei suoi genitori. Questi due eventi, strettamente legati tra loro, lo porteranno a vivere sempre in preda al rancore e al senso di colpa, finchè, diventato adulto, non deciderà di andare in giro per il mondo per imparare come combattere l'ingiustizia. Nel Buthan incontrerà un maestro di arti marziali (Liam Neeson) miste a dottrine filosofiche, che gli insegnerà a carpire la mentalità criminale, per combatterla. Tornato a Gotham City e costatato il degrado della città tanto amata dai suoi genitori, metterà in atto la trasformazione in Batman con l'aiuto del fedele maggiordomo Alfred (Michael Caine) e dello scienziato Lucius Fox (Morgan Freeman).
Questo prequel girato da Christopher Nolan si distacca da tutti gli altri Batman precedenti, ottenendo il risultato che voleva il regista. Sebbene l'oscurità e la corruzione la facciano da padrone, la Gotham City di Nolan non è dark come quella di Burton, ma molto più realistica. Nei momenti di maggior azione il regista sceglie di riprendere con una macchina a mano ampliando così il senso di precarietà della situazione e accelerando molto il ritmo, usa anche parecchie soggettive e semisoggettive. Veramente emozionante è la scena in cui Bruce "fa il bagno di pipistrelli", quasi a simboleggiare l'unione indissolubile dell'uomo con la sua maschera. Molti sono i simboli e i richiami alla filosofia e si spiegano molte delle particolarità di questo eroe senza super poteri: da dove arrivano gli apparecchi di alta tecnologia che usa, la batmobile, il costume (anche stavolta diverso da tutte le altre, più semplice e leggero) e il mantello, nonché le motivazioni che lo spingono a scegliere di combattere la criminalità sotto mentite spoglie.
La psicologia del personaggio di Bruce Wayne è scandagliata fin nei minimi particolari, non si presenta un eroe senza macchia, ma un uomo che cerca di indirizzare i propri difetti verso il bene. Nella pellicola si fa spesso riferimento a concetti quali la paura (che è il filo conduttore del film), il rimorso, la collera e la volontà, tutte cose che fanno muovere il mondo e alle quali sono legati tutti i personaggi; un esempio è il cattivo di turno, lo Spaventapasseri, lo psichiatra Jonathan Crane (Cillian Murphy-28 giorni dopo) che infonde la paura somministrando ai suoi pazienti una tossina che li getta nel panico. Un cast incredibile che si è espresso al meglio, in cui compaiono anche Gary Oldman nel ruolo del detective Jim Gordon e Katie Holmes che interpreta l'unico personaggio non presente nei fumetti, Rachel Dawes, amica di infanzia di Bruce.
Un film da vedere, che lascia un finale aperto a nuove avventure, forse solo per riagganciarsi ai film precedenti, o per dare inizio ad una nuova saga?
La frase: La giustizia è armonia, la vendetta serve solo a farti sentire meglio
Ilaria Ferri
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