Nessun film di Batman ha approfondito minuziosamente le origini del Cavaliere Oscuro: è vero, in un veloce flashback nel suo "Batman" (1989) Tim Burton aveva mostrato l'omicidio dei Wayne per mano di un giovanissimo Joker (scelta che fece storcere il naso a molti, me compreso), ed è altresì vero che Schumacher nel suo "Batman Forever" (1995) ha ripreso la scena in un ancor più veloce flashback, ma di fatto il cinefilo che non legge le graphic novels del crociato incappucciato non sa, o potrebbe non sapere, come ha fatto Bruce Wayne a diventare un giustiziere: perché se conosciamo tutti il movente di tale scelta - l'omicidio dei suoi genitori - alcuni ignorano il viaggio che ha portato un rampollo miliardario carico d'odio e collera a diventare un simbolo di giustizia.
Nel 2005 Christopher Nolan, regista famoso per i suoi thriller psicologici, decide di narrare la genesi di Batman attingendo a piene mani dalla graphic novel di Frank Miller "Batman: Year One" e donando al personaggio un aspetto moderno, realistico, più vicino a un James Bond ultima generazione piuttosto che al Batman fumettistico dei predecessori cinematografici. La storia riprende molto l'opera di Miller, con Wayne (interpretato da Christian Bale, doppiato dal nostro Claudio Santamaria) che, dopo un allenamento in Asia durato 7 anni, torna a Gotham per salvare l'ormai "corrupta in extremis" (citando i Simpson) metropoli dal suo decadimento. Gotham City è una metropoli molto simile alle grandi conurbazioni americane moderne (New York, Chicago, Pittsburgh ecc.), dominata da corruzione e malavita: una città che ormai ha fatto il suo tempo e che sembra destinata all'autodistruzione.
Antagonisti del film il dottor Jonathan Crane (Spaventapasseri), interpretato da Cillian Murphy, Carmine Falcone, con le sembianze di Tom Wilkinson, e infine, ma non meno importante, Ra's Al Ghul, personificato da un bravissimo Liam Neeson, mentore di Bruce durante il training in Asia e capo della Setta delle Ombre, organizzazione con il compito di aiutare una civiltà corrotta e decaduta a darsi il colpo di grazia.
Nel cast presenti anche Michael Cane (Alfred), Morgan Freeman (Lucius Fox) e Katie Homes (Rachel Dawes).
Concludo con un mio giudizio: tralasciando i seguiti e basandomi su ciò che ho provato uscendo dal cinema, oramai 9 anni fa, si tratta di una boccata di aria fresca dopo l'esperimento, ahimé, poco riuscito (per usare un eufemismo) di Joel Schumacher: Nolan confeziona un film per niente pesante, godibile, e ridà nuova linfa al personaggio di Batman, dando il via, esattamente come farà il giustiziere combattendo il crimine, a una svolta non ininfluente.
Fare oggi un Reboot su un personaggio dei Fumetti al cinema. Dopo un po è una cosa normale.Anzi quasi una tappa obbligata . Ma non lo era agli inizi degli anni 2000.Quando per riportare al antico splendore il mantello di Batman ,si è optato di fare tabula rasa dei film sul uomo pipistrello fatti fino ad ora (sopratutto gli ultimi due mediocri di Joel Shumacher)e ripartire da zero .Con un regista(Christoper Nolan) si di talento ma che era sconosciuto allora al grande pubblico.E affidare il mantello ad un attore (Christian Bale)già di grande esperienza ,ma pressoché (anche lui ) sconosciuto al grande pubblico .Questi due presupposti ,insieme ad altri sono stati i presupposti dei primo reboot della storia del cinema a fumetti. Batman Begins ( il suo nome "vero" in fase di produzione pero era Intimadation Game) torna al cupo ,però in una versione realistica e moderna (nulla ha a che fare con il Batman si!! cupo e fumettistico di Tim Burton).Bale per la sua interpretazione nuova e attuale di Bruce Wayne e poi Batman. Entra di diritto in competizione (anzi lo scavalca) con Michael Keaton ,considerato fino al 2005 (anno di uscita di Batman Begins)come unico miglior interprete del cavaliere oscuro . Batman Begins è il primo film su Batman a tutti gli effetti. I precedenti la figura del antagonista sovrastava quella del eroe. Qui i criminali sono tenuti un passo indietro ma accentuando molto molto di più quella del eroe .Si potrebbe scrivere molto altro su questa opera cinematografica.Ma è chiaro che questa avventura chiamata Reboot non ha giovato solo a Batman ma via via a tutti i personaggi a fumetti che hanno intrapreso la stessa strada; come Spiderman e Superman.