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Ant Bully - Una vita da formica
Ispirato al libro omonimo di John Nickel e scoperto da Tom Hanks, che è qui in veste di produttore, "Ant Bully" narra la storia favolistica di Lucas, bambino di dieci anni con grossi problemi a socializzare con i suoi compagni di scuola. Proprio la frustrazione nata dal suo disadattamento porta il piccolo Lucas a sfogarsi su un piccolo formicaio del suo giardino.
All'interno della colonia però si nasconde Zoc, una formica-stregone che ha realizzato una potente pozione in grado di miniaturizzare ogni essere vivente. Quando i piccoli insetti decidono di utilizzarla contro il loro "Distruttore", per Lucas comincia una nuova vita da formica: un lungo periodo di riabilitazione ad essere umano...
Il regista John A. Davis, candidato al premio Oscar per "Jimmy Neutron", pellicola che rivela di avere molti punti in comune con questo "Ant Bully", tratteggia una storia avvincente e chiassosa, nello consueto stile odierno dei film d'animazione in computer grafica. Quello che colpisce maggiormente di "Ant Bully" è la dinamicità narrativa che, con piccoli e grandi accorgimenti meta-linguistici (come ad esempio l'utilizzo di vari punti di vista atti a raccontare la storia), riesce a rendere il film particolarmente affascinante e coinvolgente.
Pur non risultando del tutto nuovo, innovativo, od originale, "Ant Bully" trascina il pubblico con la sua visione di vere e proprie tribù di formicai che realizzano graffiti, hanno credenze mistico-religiose, creano pozione magiche, e confidano in un ideale socialista di uguaglianza e produttività.
Come era già accaduto per altri film dedicati al mondo delle formiche ("Z, la formica" e "Bug's life") "Ant Bully", inoltre, risulta convincente anche nel tratteggiare i caratteri dei vari protagonisti, che inaspettatamente finiscono per creare un legame stretto fatto di fiducia e complicità. Viene a confermarsi così la tendenza di utilizzare le formiche come punto di riferimento per la descrizione di una società ideale e forte, fondata su principi, ormai persi, di ottimismo e partecipazione. Divertente ma utopistico.
L'animazione si piazza su buoni livelli considerando gli standard attuali, pur non regalando nessun elemento particolarmente spettacolare. Tra incursioni in tappeti sconfinati e gite tra fiori giganti, infatti, tutto appare un pò di già visto, con l'eccezione della "Regina Madre" e del finale che riesce a risollevare la spettacolarità della pellicola. Insufficiente invece il tratto utilizzato per disegnare gli umani: approssimativo e troppo poco curato rispetto a tutto il resto.
Le voci originali del film sono d'eccezione: Meryl Streep non ha bisogno di essere commentata, mentre quelle di Nicholas Cage e Julia Roberts riescono a convincere, già solo con l'utilizzo fonetico, dell'umanità delle due formiche protagoniste. I doppiatori italiani rimangono invece tutti su ottimi livelli interpretativi e ci risulta azzeccata l'idea utilizzare doppiatori professionisti invece che di attori provenienti magari dal cabaret, come avvenuto in passato per altre pellicole.
"Ant Bully"diverte e avvince, con la sua retorica e la sua idea di un umanità più rispettosa del prossimo, prima ancora che di se stessa. Un viaggio sognante sulle tracce della vera felicità.
La frase:
- "...Cosa sai fare tu?"
- "...Beh! So far uscire il latte dal naso di mia sorella...!"
Diego Altobelli
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