11 Giugno 2008 - Intervista
"Wanted - Scegli il tuo destino"
Intervista al regista.
di Andrea D'Addio

A Roma per presentare Wanted, il regista russo Timor Bekmambetov si presenta con una t-shirt arancione con su il piccolo logo della Pravda, quasi a voler rimarcare, all'interno di un'organizzazione della giornata promozionale (interviste stampa e tv) molto americana (la distribuzione è Universal), le proprie origini. E' il suo primo film hollywoodiano dopo aver diretto i primi due episodi della trilogia fantasy di "I guardiani".

La setta è un tema ricorrente della sua filmografia. E' un caso averla ritrovata anche in Wanted?
Timor Bekmambetov: E' parte del mio mondo, del mio modo di narrare e delle storie che vado a raccontare. Qui logicamente è un tema portante della sceneggiatura che non ho certo creato io, ma il modo di descriverlo e rappresentarlo fa parte della mia creatività.

James McAvoy è al suo primo film d'azione, dopo tanti ruoli drammatici. Perché si è scelto lui?
Timor Bekmambetov: Serviva una persona che assomigliasse a tante altre, che non avesse nessuna qualità specifica riscontrabile già dall'aspetto, ma che scoprisse di essere in grado di fare qualcosa di speciale, solo analizzandosi dentro. James è stato molto bravo, per allenarsi con i coltelli e le varie armi ha avuto un personal trainer con cui si è esercitato per giorni. Ciò che ci convinceva di lui è che nessuno si aspetterebbe di vederlo saltare giù da un muro di dieci metri, così come nessuno se lo aspetterebbe da sé stesso o da un proprio conoscente. Eppure, sottoposto al giusto stress, diventa in grado di fare qualsiasi cosa.

Anjelina Jolie come ha contribuito alla realizzazione?
Timor Bekmambetov: Nel personaggio che interpreta, Fox, c'è molto di lei. Non ama i compromessi, crede molto nelle cose che fa ed ha un perfezionismo che la rende un'attrice perfetta sul set. Vive la fama come una responsabilità, e questa è una delle componenti che la induce a dare sempre il massimo. Per il suo personaggio abbiamo parlato prima delle riprese, lei l'ha messo subito a fuoco e l'ha portato avanti fino alla fine senza nessuna sbavatura.

Quali film passati sui supereroi ti piacciono?
Timor Bekmambetov: Matrix su tutti, ma solo il primo, gli X-Men, Mi piace molto anche Spider-man, è un personaggio molto particolare, per certi versi vicino al Wesley del mio Wanted.

Proprio a proposito di Matrix: nel suo film Wesley indossa degli occhiali da sole durante un inseguimento in automobile proprio poco dopo che gli è stato rivelato che il mondo come lo conosce lui non esiste. Poi, con una battuta, li mette via. Sembra un chiaro omaggio al personaggio di Neo…
Timor Bekmambetov: Si, fa parte di quell'ironia che contraddistingue i nostri due sceneggiatori Michael Brandt e Derek Haas. Ci sono altri dettagli di questo tipo durante il film, spesso sono molto nascosti, ma se si riconoscono sono piuttosto divertenti.

Il film sembra nascondere anche una chiave politica tra i propri concetti: l'omicidio preventivo non può essere letto anche come guerra preventiva: ne uccidi uno perché pensi così di salvarne cento?
Timor Bekmambetov: Il mio film si concentra sull'individuo e non sulla massa. Lo stesso finale del film ricorda come ognuno debba scegliersi il proprio futuro sulla base di ciò che vuole fare.

Pensa di essere un innovatore per la filmografia russa?
Timor Bekmambetov: Questo non lo posso dire, non sta a me dirlo, ma ai giornalisti.

La campagna promozionale del film punta molto sulla trasformazione del protagonista: da frustrato uomo d'ufficio a supereroe anche un po' vendicativo con i suoi ex, prepotenti, superiori. Lei ha mai sofferto lo stress da ufficio?
Timor Bekmambetov: Sono stato molto fortunato, non ho mai fatto una vita di quel tipo. Sono cresciuto negli anni novanta, quando la Russia era nel caos. Non c'erano veri e propri uffici, non c'erano regole, era iniziato quel periodo di trasformazione che solo ora si incomincia a stabilizzare. Bisognava gettarsi nelle avventure, solo così si poteva sopravvivere. Io ho avuto la fortuna di esserci riuscito e di aver evitato una vita di quel tipo. Non sto dicendo che sia sbagliato fare il contabile o il ragioniere, ma che bisogna dedicarsi a quello che si sa fare. Se uno è tagliato per fare quel lavoro, lo faccia, non c'è nulla di male.

Quando finirà la trilogia di I guardiani?
Timor Bekmambetov: Avrei dovuto realizzare I guardiani del crepuscolo prima di Wanted. Era concordato con la Fox, poi però ci sono state delle difficoltà, ho avuto l'opportunità di girare questo film e il progetto è stato rimandato a una data imprecisata.

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