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14 aprile 2005 - Conferenza stampa
"Troppo belli"
Intervista a Costantino Vitignano, Daniele Interrante e Ugo Fabrizio Giordani.
di Diego Altobelli
Uno special di Uomini e donne. Questo è ciò a cui si è assistiti alla conferenza stampa del film Troppo belli. Ecco che da una geniale idea di Maurizio Costando esce la prima, e qualcuno spocchiosamente spera "ultima", fatica dei "belli di Maria": Costantino e Daniele. Per l'occasione si sono fatti accompagnare dalle loro fidanzate "storiche": Alessandra Petrelli e Fanny Cadeo, vere muse tacite di uno spettacolo imbarazzante. Ma è soprattutto grazie all'appoggio morale del regista Ugo Fabrizio Giordani che quella che sarebbe stata una "tediosa" conferenza stampa, assume toni più simili ad una puntata de Ai confini della realtà. Tra sicurezza ostentata "…ecco io sono sicuro del fatto che chi mi telefona viene anche a vedermi…" e curiose interpretazioni sull'atto del recitare "…Per me io sono Costantino, devo recitare me stesso, se non riesco a essere neppure me stesso... Devo studiare anche per fare me stesso nel cinema?...", si assiste allo strisciante tentativo di Giordani di nobilitare la pellicola paragonandola ai film degli anni Sessanta "…E' una tradizione del nostro Cinema..." in un mix di luoghi comuni e frasi fatte, in una parola: spiacevole. Ma adesso almeno sappiamo una cosa in più: che è facile giudicare superficialmente un film solo perché ci sono Costantino e Daniele, bisogna conoscere anche con chi hanno lavorato… Ridateci Tarricone.
Secondo voi avere successo significa essere belli, oppure il successo deve premiare il talento, una vita spesa a studiare recitazione, canto, danza...?
Daniele: Purtroppo sapete tutti voi che questo è un periodo dove non si va avanti per meritocrazia, ma si va avanti appunto per popolarità...
Costantino: Provo a dire che se io sono bello... ringrazio dio di essere bello che mi ha permesso di fare questo film o di fare tutto quello che sto facendo, perchè la gente che mi segue forse vede soltanto non la bellezza, che è quello che vedete voi, ma qualcos'altro in questa persona... Io sento e ripeto continuamente che sono fiero che le persone con cui ho lavorato a questo film vogliono giudicare Costantino in un altro senso... che non sia mascherato, non porto maschere qui, guardate.
Non crede di essere lì solo perchè si chiama Costantino?
Costantino: Appunto il mio nome, Costantino, voi dite a me e giudicate... La gente che mi segue mi segue per questo, però Troppo belli è un film... Devo dire di non essere contento? Ragazzi, contentissimo! Ho fatto un film con il mio migliore amico e la mia ragazza, quale soddisfazione maggiore!
Daniele: Idem...!
Ugo Fabrizio Giordani: Il film è veramente un "istant movie" che è stato scritto in tre settimane e separato in due, lo abbiamo girato in cinque e... è interessante anche perchè oltre a loro c'è tutto un lavoro di attori davvero interessante, per dire ad esempio Ernesto Mahieux che ricorderete tutti per L'imbalsamatore e gli altri attori guardateli, perchè ne vale la pena... E per i ragazzi vi posso dire che nonostante le facili polemiche, vi ricordo che il cinema degli anni Sessanta del tutto da persone che venivano dalla strada... che venivano doppiate e che quindi erano molto avvantaggiate rispetto a loro che a causa della Televisione non possono avvantaggiarsi di questo. E vi dico pure che Marcello Mastroianni è stato doppiato da Nino Manfredi, che era l'unico diplomato all'Accademia, che Sofia Loren è stata doppiata in cinque film, poi hanno studiato e qualcuno ha sfondato e qualcuno no... E' una tradizione del nostro Cinema... Ora se loro sfonderanno questo non lo so, ma siamo in un Paese democratico ed è giusto dare possibilità a tutti di fare tutto!
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