03 Settembre 2005 - Conferenza stampa
"Lady Vendetta"
Intervista al cast ed al regista.
di Pierre Hombrebueno


E' un qualcosa di macabro vedere l'attrice Lee Young-ae, così spietata e glaciale in Sympathy for Lady Vengeance, presentare il suo film in concorso con un'angelica presenza e brillantezza.
Sicuramente una bellezza fuori dal comune, che ha ormai stregato in pieno pubblico e critica veneziana, candidandosi ufficialmente per vincere la Coppa Volpi come Miglior Attrice. Insieme a lei, chiaramente, il regista Park Chan Wook.


Da dove prende ispirazione per tutte queste immagini di violenza?
Park Chan Wook: Di sicuro seguo dei miei principi e regole per descrivere la vendetta e la violenza. Ma una cosa che non cerco è l'atto violento senza fine o motivo. Ogni forma di violenza dev'essere sofferenza coinvolgente.

Lady Vendetta uscirà in America? Come pensa verrà accolto dal pubblico americano?
Park Chan Wook: Il mio film sta andando bene in Asia. Ora è qui a Venezia, e quindi spero che verrà scoperto dal mercato europeo. Per quanto riguarda gli Stati Uniti… diversi film miei sono arrivati in America, ma sono stati visti da un pubblico limitatissimo, diciamo da un pubblico soprattutto di cinefili duri e puri. Attualmente stanno girando il remake americano di Old Boy, però purtroppo il lavoro originale non ha avuto successo. Spero solo che in futuro film di questo genere possano avere miglior accoglienza negli States.

Lee Young, come si sentirebbe a vincere la Coppa Volpi come Miglior Attrice?
Lee Young-ae: Di certo non posso dire che questa è la mia performance migliore di sempre. Però posso assicurare che ho fatto del mio meglio. Alla proiezione stampa di ieri ho saputo che ci sono stati molti commenti positivi riguardo la mia performance. E questo per me è già un trionfo e mi basta. Chiaramente poi, se dovessi vincere la Coppa Volpi, non mi dispiacerebbe.

Questa volta a vendicarsi è una donna. Che differenza c'è tra una vendetta maschile e una vendetta femminile?
Park Chan Wook: Innanzitutto una differenza estetica. Un uomo non si preoccuperebbe mai di avere una pistola così bella come quella che usa la protagonista di Lady Vendetta. E poi, se ci fosse stato un uomo non avrebbe mai ceduta una vendetta così sofferta ad altre persone…

Al contrario di Old Boy e Mr. Vendetta, questa volta la vendetta non conclude i problemi, anzi, li apre. E poi c'è un grande senso di espiazione.. ce ne vuole parlare?
Park Chan Wook: La vendetta in questo film è particolare. Non è una vendetta fine a sé stessa. Non conta tanto se l'espiazione viene raggiunta o meno, quel che conta è il desiderio. In fondo la protagonista è solamente una donna che vuole un mondo migliore.

Prima ci ha accennati del remake americano di Old Boy: che cosa ne pensa di questo nuovo fenomeno di produzioni americane che esportano film asiatici per appropriarsene?
Park Chan Wook: Beh, se il regista che deve girare il remake è capace di portare novità alla pellicola originale, ben vengano. Se invece un regista non vuol far altro che girare lo stesso film in lingua diversa, allora tutto il progetto è completamente senza senso.

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