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Intervista a Richard Borg: direttore generale della UIP.
(Intervista di Roberta Romei, tratta dal settimanale "Giornale dello Spettacolo" N.9 del 10 marzo 2000)
La Uip si è dichiarata pronta ad allungare la stagione cinematografica in Italia. Dopo Pasqua, farà uscire nuovi film. Quanti e quali?
"A livello di titoli già annunciati abbiamo per il 28 aprile Stigmate di Rupert Wainwright, per il 12 maggio Cotton Mary di Ismail Merchant e altri film che già avevamo messo in listino per la stagione estiva, ma che non comprendevano i grandi titoli che oggi possiamo annunciare: per il 19 maggio Il Gladiatore di Ridley Scott, per il sette luglio Mission: Impossible 2 di John Woo e per il 25 agosto I Flinstones in Viva Rock Vegas di Brian Levant. Complessivamente per il periodo estivo mettiamo in distribuzione 3 blockbuster e 5 titoli "minori", ma non meno appetibili per il pubblico. Non sono pochi".
Presentando al presidente degli esercenti e al presidente dei produttori e distributori l'iniziativa Uip per l'estate 200, lei ha detto: "La stagione deve allungarsi anche in Italia, non ci sono più scuse per non effettuare il passo decisivo che permetta al nostro mercato di allinearsi con il resto del mondo". Fino a poco tempo fa, invece, nei distributori si percepiva un certo scetticismo sull'allungamento della stagione. Che cosa vi ha fatto cambiare idea? I multiplex o altro?
"Lo scetticismo dei distributori negli ultimi tempi era più una scusa per non perdere l'iniziativa, per non rischiare, soprattutto per continuare a passare la palla o la patata bollente nelle mani degli esercenti. Per l'estate 2000 noi della Uip abbiamo concluso che non regge più nessuna scusa. Le strutture ci sono, l'esercizio ha fatto dei notevoli investimenti, a questo punto la patata bollente è ripassata in mano ai distributori e noi alla Uip abbiamo preso delle decisioni. Abbiamo scelto un film con dei requisiti sufficienti per generare l'evento e sfondare in un mercato completamente nuovo. Non si può, infatti, pensare di rompere il fronte con dei film buoni ma poco visibili. Se non avessimo avuto questo titolo - Mission: Impossible 2 - avremmo rimandato ulteriormente l'operazione all'anno successivo, perché è solo con un film di grandissimo respiro che si poteva attaccare il fronte estivo. Gli altri due blockbuster sono stati messi all'inizio e alla fine della stagione estiva per completare la programmazione e poter garantire alle sale una copertura di programmazione che possa far dire agli esercenti: "rimaniamo aperti per l'estate". Con Mission 2 usciremo il 7 luglio con 400 copie, su tutto il territorio. Non abbiamo programmato un'uscita di 700 copie, perché non avrebbe senso. I problemi sorgeranno se saremo soli, perché non potremo alimentare tutto il mercato nazionale. Dopo 3-4 settimane dal 7 luglio, con parte delle 400 copie ci trasferiremo nelle località balneari, per seguire la migrazione del pubblico. Per gli altri film distribuiremo intorno alle 300 copie".
Il cambiamento di rotta dell'esercizio, o come lei stesso ha detto, "la rivoluzione" è iniziata da tempo. Consiste secondo lei solo nella costruzione dei multiplex o in un generale rinnovamento delle sale?
"Diciamo che il multiplex è stato l'elemento scatenante in assoluto, che ha fatto bene anche all'esercizio tradizionale, non solo alla distribuzione o al mercato in generale. L'esercizio tradizionale che non può trasformarsi in multiplex per varie ragioni, da quelle architettoniche a quelle burocratiche, comunque ha reinvestito nella singola sala per renderla ancora più appetibile. Così il livello qualitativo dell'esercizio si è elevato enormemente su tutto il territorio italiano. In questa "rivoluzione" i multiplex sono stati l'elemento scatenante perché hanno introdotto parametri prima sconosciuti".
E per l'estate 2000 ci saranno tanti film per coprire la programmazione di tutte le sale, non solo dei multiplex?
"Non lo posso sapere, perché sto portando avanti un'iniziativa aziendale, della Uip. Incontrando i rappresentanti delle categorie - esercizio, produzione, distribuzione - ho precisato che, se rimarrà solo un'iniziativa della Uip, porterà vantaggi a noi, ma non al mercato. Per portare vantaggi al mercato, qualcun altro dovrà fare come noi. Io questo messaggio l'ho lanciato da mesi a tanti altri distributori, finora non ho ricevuto messaggi di risposta. Mi auguro, comunque, che la Uip non rimanga sola".
Quindi questa operazione "Estate 200" non nasce da un accordo tra la categoria dei distributori?
"Assolutamente no. E' un'iniziativa singola della Uip, che non ha nemmeno preso nessun tipo di accordo con l'esercizio prima di divulgare la notizia".
Sue previsioni e le tattiche della sua azienda perché quest'estate sia una buona estate al cinema?
"Limitatamente a quello che il segreto aziendale permette di rivelare, posso dire che la decisione è stata presa dopo nove mesi di ricerche di mercato. Abbiamo esaminato ogni singolo cinema, messo sotto osservazione ogni dato, ogni prestazione di film in paesi simili all'Italia, per arrivare ad uno scenario ipotetico di sfruttamento del film in un mercato nuovo. Abbiamo naturalmente anche esaminato l'andamento delle estati al cinema in Italia e rilevato che laddove si è tentata qualche uscita si sono avuti buoni risultati. Sei anni fa proprio la Uip lanciò a fine maggio Proposta Indecente e andò benissimo. E così l'anno scorso Matrix della Warner ha avuto un eccezionale sfruttamento estivo".
A quali paesi vi siete maggiormente riferiti?
"Spagna e Grecia. La Spagna ha rotto il fronte 11 anni fa e non ha più nessun problema: i film escono per tutti e 12 i mesi dell'anno. Le strutture sono superiori a quelle italiane, il mercato è basato su pochi e grandissimi circuiti di multisale distribuiti in tutto il paese e ancora in sviluppo. La Grecia ha iniziato la programmazione estiva l'anno scorso, è andata bene, non ancora benissimo. E' danneggiata dal clima, indiscutibilmente estivo, le strutture non sono ancora attrezzate, spesso fatiscenti, i multiplex sono in costruzione, il primo ha aperto nove mesi fa. E' un territorio, quello greco, più svantaggiato dell'Italia, però è partito prima di noi".
Se ce l'ha fatta la Grecia, ce la dovrebbe fare anche l'Italia.
"L'Italia ce la deve fare. Sono convinto, cifre alla mano, di quello che stiamo facendo e di avere buoni risultati. I dati, nero su bianco, ci dicono che possiamo stare tranquilli. Speriamo che gli altri ci seguano".
Come è stata accolta l'iniziativa Uip dal presidente degli esercenti e dal presidente dei produttori e distributori?
"Con molto entusiasmo da parte del presidente degli esercenti, Ernesto di Sarro. Direi, anche con incredulità all'inizio. Gli esercenti hanno accolto l'operazione con grande disponibilità, sono pronti a darmi una mano, a restare aperti e a esaminare le problematiche che potrebbero sorgere riguardo alla non fornitura di film per tutto il mercato.
Da parte dei produttori e distributori ancora ho percepito un po' di scetticismo, ma comunque anche da Fulvio Lucisano ci è stata espressa disponibilità a collaborare per realizzare finalmente anche in Italia l'estate al cinema. Per ora si può solo pensare a mettere sul mercato grossi film americani, poi si potrà proseguire anche con gli italiani".
Per questa iniziativa la Uip chiede sostegno anche al governo?
"Assolutamente no. Non ci possiamo permettere di aspettare promesse che poi non verranno, lavoreremo con le nostre forze".
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