30 agosto 2002 - Conferenza stampa
Steven Soderbergh
Intervista al regista di "Full Frontal"
di Valerio Salvi


Nella sala stampa, circondati da un'atmosfera da grande evento, abbiamo avuto il piacere di conoscere Steven Soderbergh.

Cosa è cambiato da "Sesso, Bugie e Videotape" ad oggi?
Mah, questo film non è un seguito dell'altro, piuttosto è ciò che sarebbe stato "Sesso Bugie e Videotape" se l'avessi girato oggi. Con le tecnologie digitali, che allora non avevano la resa che hanno adesso e con le possibilità di fare le mie scelte ora che come regista ho un peso specifico maggiore. "Full Frontal" è stata l'esplorazione di metodi di lavoro più flessibili di quelli canonici.

Nel film lei esplora molto bene il lavoro dell'attore. È stata questa una delle chiavi con cui ha convinto a partecipare le star?
Io credo che il gruppo di attori fosse principalmente interessato ad un'esperienza di immersione totale nella recitazione. Loro hanno subito capito che io volevo levare dalla lavorazione del film, tutto quello che non era recitazione. Alla fine erano tutti entusiasti, come me del resto, ed erano soprattutto stanchi per aver lavorato intensamente tutto il giorno senza le solite pause.

Di film in film abbiamo visto formarsi intorno a lei un gruppo di colleghi, anzi di amici, ce ne parli.
Se vuoi chiedere un piacere ad una persona puoi farlo, e questa può accettare, l'importante e che può dire no, se vuole. Ad esempio Julia Roberts ha lavorato per una paga di 3.000 dollari, che rapportata ad i suoi standard voi capite bene..., ma avrebbe potuto rifiutare perchè io le ho lasciato la possibilità di farlo in modo elegante.
Occorrono persone particolari, che vogliono fare qualcosa di diverso e con una forte autoironia, come Brad Pitt ad esempio.

Secondo lei questo film sarà "capito" di più in Europa o negli USA?
Il film è piuttosto insolito e richiede parecchio dal suo pubblico. Io guardo sempre molto le reazione dei critici e ho visto che molti erano ostili, ma alla fine io credo che sia la gente che va in sala a decidere se vedere un film o meno e decretarne il successo. Il problema è che la maggior parte del pubblico, la massa, decida se andare a vedere un film ancora prima di vederne i trailer o di sentirne parlare; si tratta di decisioni prese a priori e se la gente vuole vedere o meno il tuo film, tu non puoi impedirlo, quindi lascio che le cose accadano e basta, non posso farci più di tanto, anzi la considero una delle poche cose che il sistema non è ancora riuscito a corrompere.


  

Intervista a Steven Soderbergh

Filmografia e biografia


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