|
26 aprile 2005 - Conferenza stampa
"Nessun messaggio in segreteria"
Presenti i due registi Paolo Genovese e Luca Miniero; gli attori: Carlo Delle Piane, Lorenza Indovina,Anna Falchi, Simona Caparrini, Nicole Murgia; i produttori del Film, tra questi Sauro Falchi.
di Ilaria Ferri
In un clima divertito e piacevolmente colpito dal film, si sono susseguite alcune domande a registi ed attori, si è intrapreso anche un interessante dibattito sulla mancanza di leggi che tutelino il cinema italiano, rispetto alle grandi produzioni americane.
Un bell'esempio di giovani produttori agguerriti contro lo strapotere delle majors americane colonizzatrici di sale e pubblico, che cercano un prodotto alternativo alle solite commedie natalizie per far risollevare le sorti del cinema italiano, tra i tanti ostacoli, finanziari e culturali.
Nei vostri film, siete riusciti sempre a trovare un modo singolare per trattare temi importanti tramite la commedia…
Paolo Genovese: trovare un linguaggio nuovo oggi è sempre più difficile, vista la mole di film che esistono, cercare di essere originali è un compito sempre più arduo.
Noi cerchiamo di partire da uno spunto surreale per poi trattarlo in maniera realistica, come facemmo per "Incantesimo napoletano".
Parlateci dei temi che vi sono più cari e che avete trattato in questo film.
Paolo Genovese: Accade spesso di non accorgerci di aver trattato molti dei temi che voi riscontrate nei nostri film (risate ndr.).
L'idea da cui siamo partiti, per "Nessun messaggio in segreteria", era di trattare il rapporto tra generazioni diverse e della mancanza di comunicazione nelle grandi città del sud. Anche per smentire lo stereotipo per cui si mitizza la socialità del sud, nei grandi centri, c'è sempre molta solitudine.
Come è nata l'idea del doppio attore per il ruolo di Piero?
Paolo Genovese: In fase di sceneggiatura abbiamo parlato molto del cambiamento e l'evoluzione che avrebbe dovuto avere il personaggio di Piero, perché cercavamo di non renderla stereotipata. Abbiamo deciso di cambiare l'attore per una serie di motivi: per dare maggiore risalto al cambiamento in sé, per richiamarci all'idea dell'incomunicabilità di cui parlavamo prima: la fisionomia di Pietro cambia e nessuno degli altri personaggi sembra accorgersene, c'è talmente tanta indifferenza verso gli altri, che si potrebbe cambiare faccia e nessuno se ne accorgerebbe, e un po', con un pizzico di cattiveria, per togliere allo spettatore, in un momento importante della storia, il protagonista al quale si era affezionato (risate ndr).
Simona Caparrini: A proposito di cattiveria, il mio personaggio (la portiera del palazzo del protagonista ndr) usa la cattiveria per avere una sorta di rapporto con Walter, è una cattiveria costruttiva, riesce a fare una breccia nel condominio silenzioso.
(A Carlo Delle Piane) Come si è trovato ad interpretare per la prima volta un ruolo brillante?
Carlo Delle Piane: Desideravo da tempo interpretarlo, leggendo la sceneggiatura, la storia mi è molto piaciuta e mi dava l'opportunità di lavorare con dei giovani, altra cosa che desideravo da tanto (Tra l'altro la scelta della bambina mi preoccupava molto, ma lei -Nicole Murgia ndr- è molto carina e simpatica). Mi sono trovato ad interpretare un ruolo totalmente diverso dagli altri interpretati in tutta la mia carriera, invece del solito uomo timido e chiuso in se stesso, ho interpretato la parte di un maestro d'amore!!
Paolo Genovese: Siamo molto contenti di aver lavorato con Carlo Delle Piane perché lo stimiamo molto. Dato il testo, si poteva cadere nel ridicolo, ma lui si è fidato ciecamente di noi e siamo molto soddisfatti del risultato!
|
|
|
|
I FILM OGGI IN PROGRAMMAZIONE:
In evidenza - Dal mondo del Cinema e della Televisione.
| NEWS
|
|
|
GUIDA TV
|
|
|
|
Il video del momento
Cerca CINEMA
Oggi in TV
Box Office
|