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14 Dicembre 2005 - Conferenza Stampa
"Natale a Miami"
Intervista al cast, Neri Parenti e Aurelio De Laurentiis.
di Francesco Lomuscio
Anche quest'anno è arrivato il momento del cinepanettone Filmauro; esce infatti nelle sale Natale a Miami, girato quasi interamente, come suggerisce il titolo, nella rinomata località statunitense, e che vede ancora una volta al timone di regia Neri Parenti, il quale, accompagnato dal cast e dal produttore Aurelio De Laurentiis, ha incontrato a Roma la stampa.
Neri Parenti: Natale a Miami è l'ennesimo film facente parte di una saga di grande successo. Ne siamo particolarmente soddisfatti, quest'anno, poi, abbiamo nuove entrate nel cast ed abbiamo lavorato su due episodi anziché tre: in uno abbiamo privilegiato le gag, mentre nell'altro si è cercato di fare la commedia romantica e lo slapstick, il tutto aggiungendo elementi tipicamente americani, come la polizia e gli American pie.
Tra le nuove entrate ci sei tu Raffaella…
Raffaella Bergé: Sì, è stata la mia prima esperienza in una commedia e, per fortuna, Neri e Christian mi hanno aiutata. Comunque, ci siamo divertiti un mondo, grazie per avermi pagato per questa vacanza (ride).
Tu Francesco, invece, non è la prima volta che lavori per la Filmauro…
Francesco Mandelli: No, ho avuto la fortuna di interpretare un film come Manuale d'amore, ed è stato per me un onore prendere parte al nuovo capitolo di una saga come questa. Il mio preferito è il Vacanze di Natale a Cortina, quello che inizia con Moonlight shadow, interpretato da Massimo Ciavarro (in realtà Ciavarro interpretò Sapore di mare 2-Un anno dopo, non Vacanze di Natale, n.d.a.).
Vanessa, tu cosa ci racconti di questa esperienza?
Vanessa Hessler: E' stata la mia prima esperienza cinematografica, mi sono trovata molto bene sul set, con Neri e gli altri.
Sbaglio o rispetto al film dello scorso anno vi state orientando verso un pubblico più giovane?
Aurelio De Laurentiis: Beh, il nostro film di Natale ha costituito per 22 anni lo zoccolo duro dei giovani, giovanissimi e meno giovani, io lo chiamo il family-movie a 360 gradi. Noi cambiamo sempre gli attori, ogni quattro o cinque anni, e l'anno scorso, forse, abbiamo un po' esagerato con essi in Christmas in love, finendo per raccontare troppe cose e lasciando poco spazio ai giovani: era un po' più per adulti.
Christian De Sica: Mi permetto di aggiungere una piccola cosa: è il settantottesimo film che faccio ed il ventiquattresimo con Massimo. Io l'ho visto l'altra sera insieme a mia moglie Silvia, in una proiezione che abbiamo fatto a Napoli, e secondo me è fortissimo, uno dei migliori dai tempi del primo Vacanze di Natale, ma non lo dico perché voglio fare pubblicità al film; intanto ci sono le new entry, da Massimo Ghini ai ragazzi, poi funzionano le storie, questa volta c'è secondo me un'alchimia più giusta, forse anche perché, come diceva Neri, ci sono due episodi, anziché tre.
E della divisione tra Boldi e De Sica cosa ci dite?
Christian De Sica: L'idea di Massimo era quella di cambiare produzione e genere di film ed io la rispetto, anche se mi dispiace perché era un bel giocattolone, ma la nostra amicizia resta. Lui ha fatto quelle dichiarazioni, ma sono solo piccole gelosie, siamo comunque come fratelli.
Massimo Boldi: E da me cosa volete sapere, tanto sapete già tutto. Innanzitutto io e Christian siamo cresciuti insieme, ci conosciamo da quando eravamo ragazzi: io suonavo la batteria ed un certo impresario Luigi Canzi me lo ha presentato. Era un ragazzone, ha aperto il suo microfono ed ha cominciato a cantare. Insieme a Maurizio Amati, Aurelio e gli altri siamo come una famiglia. Comunque, la mia decisione di dividere la coppia risale a quattro anni fa, poi ho avuto un grosso dispiacere familiare che non auguro a nessuno: la perdita della mia cara moglie. Quindi ho deciso di ricominciare da capo, anche se so che sarà difficile.
E cosa farà?
Massimo Boldi: Ho un contratto straordinario con Medusa che mi consentirà di intervenire come produttore esecutivo e scegliere i copioni. Sicuramente farò un film di Natale, ma secondo me la risata è sempre uguale, che sia un film di Natale, Febbraio o altro.
Ghini, lei invece cambia ruolo…
Massimo Ghini: In realtà io faccio da venticinque anni il mestiere dell'attore, con due esperienze al fianco di Christian, prima in Compagni di scuola, poi Uomini uomini uomini. Non rinnego niente del mio passato, ma qui siamo nel mercato vero, poi, prima della pensione, volevo partecipare ad uno di questi film; non cambio ruolo, è solo molto più accentuata la comicità, è un'esperienza che consiglio a molti miei colleghi.
Voi ragazzi, cosa avete provato a lavorare con Boldi e De Sica?
Paolo Ruffini: Per me che faccio in tv Stracult, partecipare ad un film stracult come questo è un sogno, ho imparato molto da Massimo, con cui ho lavorato un mese. Con Christian ci siamo visti due giorni, mentre con Ghini, purtroppo, mai. E vorrei comunque dire una cosa ai giovani: io ho ventisette anni e la volgarità non è il "Vaffanculo" di questi film, è altrove, in certe rappresentazioni che vediamo nei tg e in televisione.
Giuseppe Sanfelice: Per me è stata un'esperienza arricchente, ho imparato veramente tanto, soprattutto da Boldi.
Tra Moretti e Boldi e De Sica?
Giuseppe Sanfelice: Sono soltanto due esperienze diverse.
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