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16 Febbraio 2006 - Intervista ESCLUSIVA
"Prova a incastrarmi - Find me Guilty"
Intervista a Sidney Lumet e Vin Diesel.
di Mauro Corso
Detto questo passiamo proprio a lui, Vin Diesel, la star di Find me guilty.
Procuratore e giudice hanno il whisky nei propri studi, e bevono. È un particolare curioso.
Vin Diesel: È interessante. Credo che Lumet volesse mostrare che i procuratori non sono di un pezzo e a modo loro sono una specie di mafia. Sidney voleva mostrare il procuratore disperato nel tentativo di mandare quelle persone in prigione. Il giudice invece ha il liquore per un altra ragione: per alleviare il dolore di prendere decisioni. A lui piace DiNorscio, e questo rende le sue decisioni più difficili.
Hai avuto modo di studiare il modo di parlare, di gesticolare di DiNorscio?
Vin Diesel: Avevo delle immagine girate e l'ho studiate a lungo. Poi l'ho incontrato e ho capito che non dovevo imitarlo, imitare la sua gestualità, la sua voce. Ho capito che il suo personaggio era completamente al servizio di quello in cui credeva. Non dovevo imitarlo, copiarlo, ma capirlo. Questa era la chiave per interpretarlo correttamente.
A questo proposito, comunque è un criminale. Come ti sei sentito ad interpretare eroicamente un criminale?
Vin Diesel: Concentrandomi sulle sua qualità ammirevoli, mettendo da parte le sua professione e mostrando quanto aveva di nobile. Sulla sua capacità di restare leale dopo tante avversità. E mi sono concentrato sul processo.
Ci sono due livelli di recitazione. Il tuo personaggio sembra una combinazione di Robert De Niro e Homer Simpson. Come ti sei acccostato al ruolo?
Vin Diesel: (ride) ne guardo tanto di Homer Simpson. Sono cresciuto a New York City. La prima fotografia che ho avuto sulla stampa è stata sul New Yorker Magazine, in un articolo sui mafiosi che diventano attori, era nel 1996. C'era Frank Vincent, altri attori da Quei bravi ragazzi, ed io ero vestito in maniera molto particolare, avevo un bastone in mano. L'ho mostrata a tutti, alle ragazze. Ci sono cresciuto in questo mondo. Se vedi Toro scatenato, la piscina di Carmine Street è quella in cui ho imparato a nuotare a cinque anni, andavo sempre alla festa di San Gennaro tra i sette e gli otto anni. È stato facile trovare il materiale nel mio passato ed incorporarlo nel mio personaggio. È stato difficile interpretare tutto questo in un aula di tribunale ed essere avvocato e mafioso allo stesso tempo. Ma avrei potuto imitare qualunque dei miei amici.
Come è stato lavorare con Lumet?
Vin Diesel: Mio padre è stata la persona che mi ha sostenuto di più quando ho deciso di diventare un attore. Anni fa midisse che avrebbe voluto che lavorassi con due persone per poterle incontrare: con Judi Dench e con Sidney Lumet. Ho lavorato con Judi durante le cronache di Riddick ed ora con Lumet. Ovviamente avevo letto i suoi libri di regia. La cosa straordinaria è che lui ha lavorato con Marlon Brando, quando era giovanissimo. Ha lavorato con Al Pacino quando si stava formando, con Sean Connery prima che fosse lo Sean Connery che conosciamo, o Henry Fonda ne La parola ai giurati. E questi attori sono diventati dei modelli per ogni artista. E mi ha detto una cosa molto profonda che mi ha colpito moltissimo: avrei voluto incontrarti trenta anni fa quando ero più giovane, ed avrei avuto due attori. Lavorare con lui è senza prezzo.
Come si è identificato fisicamente con il suo personaggio?
Vin Diesel: mangiando tonnellate di gelato. È stata la prima volta nella mia vita da adulto in cui non mi sono allenato, in cui ho dovuto evitare di stare in forma. È stato una buona esperienza ed un buon esercizio, e la cosa mi ha davvero aiutato entrare nel personaggio. Andavo in giro per il set, mi alzavo la maglietta e dicevo (e qui lo dice in italiano): non mi odiare perché sono grasso. Mi sono divertito così tanto, lo facevo costantemente finché Lumet non mi ha detto "adesso basta!".
Ti va di dirci qualcosa su Hannibal the conqueror? Che tipo di personaggio è?
Vin Diesel: Il film è ambientato tra il 280 ed il 260 avanti cristo, dal momento in cui lascia Segunto fino a quando marcia alle porte di Roma. Sto facendo il film non in inglese, e questo contro i desideri di tutti. Ho ingaggiato la persona che ha tradotto la Passione di Cristo in aramaico. Così sto facendo tradurre la sceneggiatura in greco, latino e punico, che non è parlato da 2000 anni. Mia madre mi ha detto "perché stai spendendo tutti questi soldi tuoi su questo progetto?" Non lo so. So che Annibale era un leader multiculturale, un protettore degli oppressi. Proteggeva gli etruschi. Roma non è quella di oggi, opprimeva tutti i villaggi vicini, inclusi gli abitanti di Veio. È un film sulla determinazione, ed è una storia dimenticata. Ovvio, voi italiani conoscete Annibale, ma se andata in America pensano che si Anthony Hopkins. È una grande storia precedente alla nascita di cristo e ambientata nel mediterraneo. Credo che riuscire ad accostare gli americani ad una storia antica così ricca sarebbe già di per sé un grande successo.
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