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04 Settembre 2005 - Conferenza stampa
"Elizabethtown"
Intervista al cast ed al regista.
di Monica Cabras
Accompagnati dagli applausi i protagonisti del film Elizabethtown, Orlando Bloom, Kirsten Dunst e una spumeggiante Susan Sarandon sono arrivati nella sala delle conferenze stampa gremita di giornalisti. Con loro il regista del film Cameron Crowe.
La colonna sonora è stata scelta in base al film o è stata la fonte d'ispirazione per le scene?
Cameron Crowe: La musica è sempre stata fonte d'ispirazione per me e il cast, e mi piace quando aiuta alla comprensione dal profondo del cuore. Io e gli attori del film amiamo la musica che ci ha aiutato a metter l'anima nella realizzazione della pellicola.
Lei è inglese e in questo film interpreta il tipico ragazzo americano in cerca del successo, è stato difficile per lei adattarsi all'accento americano?
Orlando Bloom: Ho lavorato molto con Cameron Crowe per riuscire a migliorare il mio accento.
Qual è il suo rapporto con la possibilità di fare fiasco?
Cameron Crowe: In America la vita delle persone è vissuta in base ai successi o ai fiaschi. Nel personaggio di Orlando Bloom la vita prevale su tutto.
I luoghi che fai visitare nel film sono legati alla tua biografia? Come mai hai scelto proprio quelli?
Cameron Crowe: La parte della cartina è quella che preferisco perché fa parte del viaggio che tutti noi dovremmo intraprendere. Tutti noi che abbiamo partecipato alla lavorazione del film abbiamo fatto quel viaggio e visitato quei luoghi, perché sono importanti, ognuno in modo diverso.
Signora Sarandon, in diversi film ha avuto affrontare la perdita di qualcuno, e in ognuno ha usato dei modi di reazioni completamente differenti, a volte più soft, a volte in maniera più energica, qual è il suo approccio con la morte come artista?
Susan Sarandon: Questa è la domanda più lunga che mi è stata fatta, in America è diverso, mi avrebbero chiesto con chi vado a letto? (ride!)
Certo, diverse volte ho avuto a che fare con la morte, e questo mi ha fatto capire e rendere consapevole del vero significato della vita, per questo mi è piaciuto molto fare questo film. Le catastrofi sono i momenti in cui s'impara di più.
Signor Crowe, lei cosa ne pensa?
Cameron Crowe: Mi piaceva molto l'idea di cominciare con la morte, al contrario degli altri film dove invece è il punto di arrivo o comunque la fine. Ho iniziato con la morte perché poi la domanda che ci veniva da porsi sarebbe stata: e ora, come andiamo avanti? E l'unica risposta è: con la vita!
Come la musica ha influenzato la tua carriera?
Orlando Bloom: dopo aver fatto questo film con Cameron che usava la musica sul set, a volte anche a tutto volume, per spiegarci come lavorare, farci sentire le scene e capirle ho pensato: come posso fare adesso a recitare senza la musica come con Cameron?
E' il suo primo ruolo come Americano. Che cosa è stato per lei interpretare un personaggio così diverso da lei e capire la cultura del MidWest?
Orlando Bloom: Ho avuto la guida migliore per imparare in Cameron Crowe. Lui capisce perfettamente il cuore dell'America. Per prepararmi al meglio per il film non ho lavorato solo sull'accento, ma anche sulla comprensione della cultura americana, e Cameron mi è stato di grande aiuto.
La sicurezza sta influenzando sempre più il mondo del Cinema. Voi vi sentite al sicuro?
Kirsten Dunst: Non si può vivere sempre nel timore. Non credo a tutto quello che leggo nei giornali. Penso che molti media esagerino.
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