15 Novembre 2010 - Conferenza
"Dalla vita in poi"
Intervista al regista e al cast.
di Mirko Lomuscio

In occasione dell'uscita di "Dalla vita in poi", ispirato ad una storia vera, il regista Gianfranco Lazotti ha incontrato a Roma la stampa affiancato dal cast e dal produttore Pierpaolo Paoluzi.

Come si è lavorato sul personaggio di Katia, protagonista di questo film?
Cristiana Capotondi: Questo personaggio prende in parte il via da una persona realmente esistente che io ho anche conosciuto. E' una ragazza che si trova veramente sulla sedia a rotelle, quindi è a lei che mi sono dovuta rifare.

Cosa c'era di cinematografico in questa storia vera?
Gianfrancesco Lazotti: Secondo me non è che la storia avesse qualcosa di cinematografico, ma erano i tre ritratti dei protagonisti che meritavano di essere raccontati sullo schermo. E credo che gli attori lo abbiano capito, non a caso, infatti, al Festival di Taormina il film ha vinto i premi anche per le interpretazioni di Cristiana e Filippo.
Filippo Nigro: Io credo che il mio personaggio si riassuma benissimo nella battuta "I sentimenti non si dicono ma si trovano", ed è attraverso Katia che trova le parole. Poi, Gianfrancesco mi spiegava cosa voleva dal personaggio e il tono del film, che non doveva essere spaccatamente duro.
Nicoletta Romanoff: Io ho voluto sottolineare che il personaggio di Rosalba dipende da Katia, perché Rosalba la aiuta un po', ma è Katia che, in fin dei conti, le fa da mamma e la mette sulla retta via.

Come siete venuti a conoscenza di questa storia?
Gianfrancesco Lazotti: Per conoscenza diretta, perché Katia veniva sempre ai bordi di un mio set con Nino Manfredi; poi ci siamo conosciuti e, pian piano, il nostro rapporto si è trasformato in amicizia.

Immancabilmente, nell'assistere a questa vicenda torna in mente Cirano…
Gianfrancesco Lazotti: Le assonanze sono diverse, ma i fatti avevano dei punti in comune. Del resto, Cirano lo citiamo anche attraverso una sua frase posta durante i titoli di testa.

E' stato difficile concretizzare questo progetto?
Pierpaolo Paoluzi: E' stato relativamente facile, perché con l'aiuto di 01 e di questo cast tutto diventa semplice. Inizialmente c'erano soltanto due certezze: la sceneggiatura e Cristiana, la quale ha sentito fin da subito questo ruolo e si è interessata al progetto. E io l'ho seguita.

E Filippo e Nicoletta quando sono entrati nel progetto?
Filippo Nigro: Io ho deciso subito di prendere parte al film, perché la sceneggiatura mi è piaciuta immediatamente.
Nicoletta Romanoff: Io ero molto incuriosita da questo personaggio e dalla scelta di Gianfrancesco di affidarlo proprio a me.

E' vero che il film sarebbe dovuto uscire nel maggio del 2010?
Gianfrancesco Lazotti: L'uscita viene decisa dalla distribuzione e, forse, quella del mio film è slittata perché 01 aveva allora in uscita "La nostra vita" di Daniele Luchetti. Comunque, alla fine è stato meglio così, perché abbiamo avuto nel frattempo la possibilità di partecipare a due festival (Taormina Film Festival e Montréal World Film Festival, nda).

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