25 Ottobre 2008 - Conferenza stampa
"Cliente"
Intervista alla regista e al cast.
di Mauro Corso

Durante la conferenza stampa intervengono Josiane Balasko, in questo film nel doppio ruolo di attrice e regista e l'affascinante Nathalie Baye, protagonista e "cliente" di questa storia di prostituzione al maschile.

Cliente viene da un romanzo di successo di cui è autrice... quindi in questo caso non ci sono stati contrasti tra romanziere e regista...
Josiane Balasko: in realtà il Cliente non è nato come romanzo, ma come sceneggiatura. Solo per anni è stata rifiutata dai produttori, e quindi ho deciso di farne un romanzo, che ha avuto un grande successo in Francia.

Qual'è stata la fonte di ispirazione?
Josiane Balasko: l'idea è nata da una constatazione analoga a quella che mi ha convinto a realizzare Peccato sia femmina: si parla sempre di omosessualità maschile e quindi con Peccato sia femmina ho voluto rappresentare una storia con una lesbica simpatica, con cui ci si potesse identificare. Allo stesso modo si parla sempre di prostituzione femminile e mai maschile - ho cercato di colmare una lacuna.

Com'è stata convinta a intepretare la parte della cliente?
Nathalie Baye: in realtà le ho chiesto io il ruolo. Ho letto il libro e mi è piaciuto molto e allora ho detto a Josiane: se fai il film io sono la cliente. Al di là del fatto della prostituzione il film parla della situazione di uomini e donne al giorno d'oggi. Ora sono soli, presi dal lavoro, vittime della crescente solitudine. In realtà tutte le parti di questo film sono belle.

Il suo personaggio è apparentemente cinico ma in realtà molto altruista...
Nathalie Baye: credo che se un personaggio è ben costruito l'attore ha un lavoro molto facile. Il mio personaggio è molto rigido, si protegge, ma soprattutto conserva la dignità. Quando la moglie del gigolo viene da lei, lei si mantiene degna e addirittura le dice "non piangere per un uomo, nessuno si merita una cosa del genere". Interpreto una donna libera, coerente, che non si inganna mai. Però non ha il coraggio di una storia tradizionale.

Com'è stato lavorare con la Balasko?
Nathalie Baye: la cosa che mi interessa di più è entrare nel mondo del regista, lasciarmi trasportare. Josiane è in primo luogo un'attrice, e questo la rende molto sensibile nel suo lavoro di direzione. E' sempre aperta e ricettiva ai consigli e valuta di volta in volta se accogliere un suggerimento o respingerlo, se sente che si tratta di qualcosa che non è adatta al suo film.

La colonna sonora è molto interessante, com'è nata?
Josiane Balasko: durante la lavorazione non avevo idea di quale musica avrei usato, ho sentito molte colonne sonore ma nessuna mi ha convinto. Poi ho pensato che la storia si giostrava tra periferia e mondo ricco, e la musica della periferia è il Rap. Quindi ho fatto comporre al miglior amico di mio figlio, un rapper, Hassam, un testo adatto al mio film, gli ho fatto vedere un montaggio e lui ha fatto questo testo molto violento, che di fatto descrive situazioni crude che non sono mostrate esplicitamente nel film. La parte musicale è stata realizzata da un altro rapper, ma tutte le canzoni sono state realizzate appositamente per il film.

Lei miss Baye interpreta sempre il ruolo di donna trasgressiva...
Nathalie Baye: ho capito, si riferisce alla Liaison pornographique, forse la verità è che ho una fisionomia classica e rassicurante, quindi di maggior impatto di fronte alla trasgressione. La maggior parte dei miei ruoli sono però poco trasgressivi in genere...

Come si è documentata per il film?
Josiane Balasko: la prima cosa che mi veniva chiesta dai produttori era: "la sceneggiatura è autobiografica?" e io rispondevo: non ancora! No, non mi sono documentata in maniera particolare, ci sono i siti, in cui i professionisti sono catalogati secondo peso, altezza, colore degli occhi... evidentemente se c'è l'offerta esiste una domanda. Non ho mai parlato con un gigolo o con una cliente... almeno che io sappia. E poi in ogni caso ci soccorre sempre l'immaginazione: non occorre essere lesbiche per fare un film sull'omosessualità femminile e per fare un film sui serial killer non occorre aver ammazzato tre o quattro persone...

Com'è stato accolto in Francia?
Josiane Balasko: in genere il film ha avuto recensioni positive. Ci sono state anche recensioni negative. Ho notato che è stato apprezzato dai più giovani... forse i cinquantenni hanno più difficoltà ad accettare l'idea della prostituzione maschile.

A Hollywood molto spesso le attrici, superata una certa età, non hanno più ruoli interessanti. Qual'è la situazione in Francia?
Josiane Balasko: non so se siamo un'eccezione, ma questo problema non ci riguarda in Francia. Ci sono ancora attrici con più di quarant'anni che interpretano ruoli sexy e importanti. Ci sono anche belle donne di cinquant'anni. Basti pensare anche a Huppert e Ardant... il cinema francese non si interessa solo alle giovani. In realtà pubblico e registi sono molto fedeli alle attrici.

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