11 Settembre 2009 - Conferenza stampa
"Brooklyn's Finest"
Intervista al regista e al cast.
di Federica Di Bartolo

Come tutti sanno l'attore Ethan Hawke è arrivato in ritardo al Festival di Venezia a causa dei problemi di volo, per cui ha partecipato ad una mini conferenza stampa separata cui ha partecipato non solo l'attore ma anche Antoine Fuqua, anche se il regista se ne è andato dopo qualche minuto.

Come si è preparato al ruolo, ha passato qualche giorno con poliziotti o si è rifatto a esperienze in altri ruoli?
Ethan Hawke: Il grande vantaggio è che io e Antoine Fuqua abbiamo già lavorato insieme in precedenza in un film con un argomento simile, quindi non partivamo da zero. Il poliziesco è l'unico genere che ti permette di fare film sulla gente vera. Non solo ma permette di fare un film che intrattenga e allo stesso tempo parli di argomenti politici come la povertà o il crimine è eccitante come opportunità, per un cineasta. Questo mi piace moltissimo.

In "Training Day"lei e Denzel Washington vi aggiravate nella vera giungla di Los Angeles. Mentre in "Brooklyn's Finest" avete girato proprio in alcune aree dell'inferno di New York. Cosa si impara in questi luoghi?
Ethan Hawke:Quando stavamo girando "Training Day" tutti pensavano che Antoine fosse pazzo perché insisteva a girare in vere location, come South Central L. A., Watts. La gente non capiva perché sarebbe stato importante, ma quando è uscito tutti parlavano di quanto il film fosse vero e autentico. E' la stessa cosa che ha reso grande "Il braccio violento della legge", tanti anni fa, cioè il fatto di essersi davvero tuffato in New York. Sapevamo che dovevamo fare lo stesso anche in questo caso e Antoine sa come farlo: conosce la gente, conosce la polizia, ha dei collegamenti, ma soprattutto la conoscenza, la passione e il cuore per farlo.

Spesso sceglie personaggi che fanno i poliziotti, ma in base a cosa sceglie i ruoli e perché ha scelto questo ruolo?
Ethan Hawke: Quando scelgo una parte è perché c'è qualcosa che mi parla. Questo personaggio mi ha toccato molto, perché è in lotta con il suo ego e con il suo orgoglio. E poi conta anche chi manda lo script. Se lo script me lo manda Antoine, so che è serio sul fare il film e il film si farà veramente e al meglio. Non c'è niente di peggio che cercare di fare del tuo meglio quando la gente non fa del suo meglio. E' una cosa terribile.

Quali sono i suoi scrittori preferiti?
Ethan Hawke: Non so, cambiano sempre. Ora sono in Italia e mi va di scegliere un autore italiano: Italo Calvino, diciamo che è il mio preferito.

Nietzche diceva "chiunque combatta i mostri deve stare attento a non diventare un mostro, e se guardi troppo a lungo nell'abisso, l'abisso guarda dentro te". Quanto di questo detto può valere per i personaggi di questo film?
Antoine Fuqua: Sono d'accordo. Anch'io penso che bisogna stare attenti ai mostri che si inseguono, e i poliziotti sono persone quotidianamente soggette a questo, ogni giorno guardano negli occhi il peggio dell'umanità. Bisogna saper scegliere da che parte della linea star, e questa non è una decisione semplice, perché dipende dal momento della vita in cui la prendi. Sal ha perso la logica, la ragione, è perso e pensa che quella sia l'unica decisione che può prendere, sin dall'inizio dunque la logica viene buttata dalla finestra e quindi già dalla scena d'apertura finisce per essere un mostro. Con Ethan ne abbiamo discusso molto, abbiamo parlato ad esempio anche di "Cuore di tenebra".

È già stato a Venezia con un film come regista e ora come attore. Quanto le è servito fare il regista per il mestiere d'attore?
Ethan Hawke: La mia esperienza qui a Venezia come regista per presentare "L'amore giovane" è stata incredibile. Per potermi ricaricare, per raccogliere l'energia, ho bisogno di fare cose diverse dal recitare. Ho iniziato a recitare quando avevo 13 anni. Ho sempre cercato cose diverse da fare, questo mi ravviva l'amore per la recitazione. Ogni volta che finisco di dirigere un film penso che non girerò mai più nulla, ma poi torno a innamorarmi della recitazione. Il fatto di fare regista mi rinnova la passione per la recitazione. Ho avuto la fortuna di lavorare con bravi registi nella mia vita, uno è Antoine, un altro è Richard Linklater e Andrew Niccol. Non c'è niente che mi renda più felice di costruire rapporti d'amicizia con persone che stimo. Credo anche che queste tirino fuori il meglio di me. Non sono sicuro che avrei potuto fare lo stesso ruolo in "Brookly's Finest" per un altro regista. Il modo in cui Antoine crede in me, proprio per il nostro lavoro in "Training Day", ha fatto sì che questo film prendesse vita.

Come è stato lavorare con Sidney Lumet?
Ethan Hawke: Sidney Lumet è un grande regista. E' molto diverso dagli altri per il fatto che rispetto a tutti gli altri registi è quello che fa più prove di chiunque e quando arriva il momento di girare e fare le riprese il film praticamente è già fatto, perché è stato preparato tutto nelle prove. Sidney crea il film e il montaggio nella sua mente. Per questo riesce a girare i film in tempi così brevi. E' una vecchia scuola, diversa da quella dei giovani che filmano anche le prove così quando vanno al montaggio hanno moltissimo materiale, tonnellate di girato e creano il film in sala montaggio. Inoltre Sidney sa moltissimo di recitazione è stato all' "Actor's Studio" ed ha studiato con Lee Strasberg.

Quanto sono simili secondo lei il personaggio di Hank in "Onora il padre e la madre" e il Sal di "Brooklyn's Finest"?
Ethan Hawke: Io non vedo questa similitudine, ma non è detto che non ci sia. Hank, il protagonista di "Onora il padre e la madre", era un personaggio completamente privo di spina dorsale. Sal è una persona che la spina dorsale ce l'ha. Quello che forse hanno in comune è questo senso di colpa, il rimorso.

"Before Sunset" e "Before Sunrise" sono due film molto romantici, secondo lei sono stati tra i punti più alti della sua carriera? E si rende conto dell'impatto che questi film hanno avuto sulla gente?
Ethan Hawke: Sì quei film sono molto speciali per me. Sono co-sceneggiatore del secondo e credo che ogni tanto ci sia la possibilità di fare un film che sia molto sperimentale, ma che funziona. Il secondo è girato in tempo reale, è una cosa molto rara nel cinema. Hanno un'aria di improvvisazione e li ho fatti con persone che amo molto, quindi sono speciali per me e mi rende felice che possano essere speciali anche per altre persone.

Fuqua ha detto che avete girato in location spesso "pericolose", a contatto con la vera gente di Brooklyn. Può parlarci della sua esperienza a Brooklyn?
Ethan Hawke: Abbiamo girato anche "Brookly's Finest" in luoghi simili come "Training Day" e ciò mi ha dato l'opportunità di incontrare persone e avvicinarmi a loro. La gente mi parlava anche se non mi conosceva. E' stato molto interessante girare in uno dei distretti più pericolosi d'America ed oltretutto in un periodo difficile infatti Obama era in campagna elettorale e c'era anche stato l'episodio di Sean Bell, un giovane afro - americano ucciso dalla polizia la notte del suo addio al celibato, gli hanno sparato una cinquantina di volte. E' una delle cose che amo davvero del genere poliziesco, perché consente di entrare in contatto con gente reale. Se fai un film di zombie non puoi raccontare storie di persone vere!

Ha scritto molto e lavorato a teatro. Il teatro è un buon allenamento per le emozioni?
Ethan Hawke: Il teatro è molto più difficile che lavorare davanti ad una macchina da presa, ti devi truccare da solo, devi arrivare in orario a teatro e nessuno ti porta il caffé. Devi rifare continuamente le stesse cose e nessuno ti illumina perfettamente o ti inquadra in modo da nascondere le lacune della recitazione. E' un buon allenamento e credo che recitare a teatro mi renda migliore. Il mio personaggio in questo film è simile a quella di Macbeth. La scena si apre con Sal che si lava le mani dal sangue, il tema principale è l'avidità. Lui pensa di farlo per dei buoni motivi, ma alla fine va troppo in là e finisce per morire. A Macbeth andava tutto bene, finché non ha iniziato a uccidere la gente.

Ci sarà un terzo episodio nella saga di "Before Sunrise" e di "Before Sunset"?
Ethan Hawke: Sarei sorpreso se non facessimo un altro film. La domanda è quando e come, e c'è un di aspettative. All'inizio nessuno le aveva, mentre adesso incontrare le aspettative del pubblico sarà difficile. Ma abbiamo un paio di idee.

Il personaggio del poliziotto corrotto è tipico della cinematografia americana. Ha citato" Il braccio violento della legge2, ma si è ispirato anche ad altri personaggi del cinema poliziesco anni '70?
Ethan Hawke: Sono cresciuto con quei personaggi. "Serpico" e "Il braccio violento della legge" rappresentano un'epoca in cui i film d'azione non erano solo film d'azione, ma erano basati sui personaggi. Quelli sono i film che amo, ecco perché amo "Training Day" ed ecco perché volevo fare questo film e lavorare con Sidney Lumet.

Un tempo era "animale da tappeto rosso". Non rimpiange questo aspetto frivolo della sua vita da star?
Ethan Hawke: Ho un sacco di rimpianti, ma nessuno di questi ha a che fare con la percezione pubblica di ciò che è frivolo e ciò che non lo è. George Clooney vive la sua vita come meglio crede. Per lui funziona, ma ciò che è interessante nell'invecchiare è che impari ad essere te stesso. Quando sei giovane a volte provi diverse personalità e la gente ti scatta le foto e a volte, con il tempo, le cose peggiorano. La prima volta che sono venuto a Venezia è stato 21 anni fa era il 1989, quando sono venuto qui con "L'attimo fuggente". La cosa incredibile è che ieri sera mi sono seduto sulla stessa poltrona di allora. E'stata un emozione enorme, ho provato un senso di gratitudine. Sono grato di essere qui e fare la cosa che amo e che posso fare. Quando avevo 18 anni stavo seduto e mi guardavo intorno pensando se mi sarebbe mai ricapitata un'occasione del genere.

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