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17 febbraio 2004 - Conferenza stampa
"...e alla fine arriva Polly"
Intervista a Ben Stiller, Jennifer Aniston e John Hamburg
di Valerio Salvi
La collaborazione tra John Hamburg (già sceneggiatore di Zoolander e Ti presento i miei) e Ben Stiller è ormai consolidata e questo nuovo sembra beneficiarne molto come loro stessi confermano. Secondo Hamburg nella realizzazione del film non c'è alcun riferimento a Colazione da Tiffany (a cui la scena finale sembra dedicata), film che peraltro non ha visto, ma piuttosto a Io e Hannie, Manhattan o L'appartamento; film dove l'umorismo si unisce al quotidiano, anche se Stiller è convinto che anche Porky's abbia avuto la sua importanza.
Certo che a sentire questa dichiarazione viene in mente una memorabile sequenza de I perfetti innamorati, in cui Billy Crystal sconsigliava a Seth Green di dire che lavorava nell'industria del cinema proprio per la sua palese ignoranza sulla Hepburn.
Certo è che l'umorismo di Stiller, che lui tende a definire spontaneo e non una sorta di bagaglio culturale dovuto al suo ebraismo, è fondamentale. La spontaneità raggiunta grazie al rodato sodalizio attore - regista garantisce il successo. "Noi vogliamo realizzare film che arrivano al cuore del pubblico, finora si è trattato di commedie, ma non deve per forza essere sempre così." - ribadisce Stiller - "Vogliamo fare cose nuove, perché i costumi cambiano e noi siamo lo specchio del mondo che ci circonda. E poi mi piace prendere un pò in giro Hollywood, perché il sistema dello show-busines si presta bene allo scopo."
"Vorrei comunque sottolineare che io non sono ossessivo - tende a precisare Ben Stiller - non calcolo nulla nella vita, anche perché sono scarso in matematica, ed ho un intestino funzionante."
L'inserimento della variabile Jennifer Aniston nell'equazione non ha fatto che arricchirla anche perché c'era bisogno di un'attrice brave e con spiccate doti comiche; lei stessa afferma che l'esperienza di lavoro con i due "compagni di viaggio" è stata interessantissima ed appagante. La possibilità di lavorare in una pellicola delle major è sempre una grande opportunità per la popolarità che conferisce, ma rimane comunque importante partecipare ai film indipendenti che sono la linfa vitale della creatività e ti permettono di affrontare ruoli molto particolari. "Io ho cercato, ovviamente, di allontanarmi da Rachel [il personaggio di Friends - n.d.a.] senza rinnegarla" - ci confida la Aniston - "e spero quindi di aver scelto per il meglio; d'altronde nella vita bisogna sempre rischiare per ottenere qualcosa ed a me piace mettermi in gioco. Non credo che una major mi avrebbe mai offerto un personaggio come quello di Good Girl; io non voglio sentirmi prigioniera del personaggio che ha fatto decollare la mia carriera. In questo personaggio c'è qualcosa di mio ed il lavoro di preparazione".
"Per il futuro stiamo lavorando al sequel di Ti presento i miei dove continueremo a prendere in giro il povero Fotter, mentre io ho sempre in cantiere un mio progetto per il quale sto ancora perfezionando la sceneggiatura. È un film storico che richiede un budget importante e Hollywood, si sa, non ama fare film su se stessa, preferisce tenere tutto un pò nascosto, non svelare i trucchi, come i prestigiatori. Comunque volevo interpretarlo io, ma essendo ormai passati sei anni dall'inizio del progetto, ormai sono fuori ruolo e dovrò pensare a qualcun altro."
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