Gene Hackman
Grazie ai suoi lineamenti forti e al suo sguardo intenso, Gene Hackman ha dato vita ad una lunga serie di eroi negativi, a personaggi cinici e manipolatori. Nato a San Bernardino in California il 30 gennaio del 1930, fugge da una famiglia allo sfascio quando ha 16 anni. Cresciuto a Danville, nell'Illinois, si arruola nei marines e si mette a trasmettere per la radio delle Forze Armate con la speranza di sconfiggere un suo grande nemico ovvero la timidezza. Trascorre gli anni '50 diplomandosi all'Università dell'Illinois in giornalismo e frequentando la School of Radio Technique. Fin da piccolo aveva però la passione per il cinema, prima per le commedie degli anni '30 interpretate da Jack Oakie, poi divenne un fan accanito di Erroll Flynn. Così, con la speranza di diventare come i suoi grandi miti, si avvicina alla recitazione trasferendosi in California e iscrivendosi alla Pasadena Playhouse, dove fra i suoi compagni di classe c'era pure Dustin Hoffman; tra l'altro si dice che entrambi imitarono Marlon Brando e vennero giudicati come "poco credibili successori" dell'attore. Gli inizi come al solito non sono per nulla facili, così quando non è in scena negli spettacoli teatrali, per arrotondare vende scarpe, guida camion, lavora per un'impresa di traslochi, e fa il cameriere. Il suo primo ruolo di una certa importanza arriva in "Lilith" con Warren Beatty, che poi lo chiama anche per "Gangster Story". Nel ruolo del fuorilegge Gene buca il video, ottiene la sua prima nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista e comincia così la sua scalata ai vertici di Hollywood. Nel 1971 ottiene un'altra nomination per "I Never Sang for my Father" e l'anno dopo vince l'Oscar grazie alla sua interpretazione del detective Popeye Doyle ne "Il Braccio Violento della Legge". Da sempre il meglio nei personaggi negativi, come confermato dal suo eccellente Lex Luthor in "Superman", ma per una nuova nomination bisogna aspettare al 1989 con "Mississippi Burning". Intanto nel 1986, dopo trent'anni di matrimonio divorzia da Fay Maltese (che gli ha dato 3 figli), ma nel '91 si sposa con la pianista classica Betsy Arakawa che è la sua compagna attuale. Il secondo, e finora ultimo, Oscar della sua carriera arriva con "Gli Spietati", mentre ultimamente l'abbiamo visto in "Le Riserve" e in "Heartbrakers". Nel '91 doveva interpretare Hannibal Lecter, ma dovette rinunciare, mentre ha rifiutato il ruolo del presidente Roosvelt poi finito a John Voight in "Pearl Harbor". Prossimamente lo vedremo in "Heist" diretto da Mamet, e in "The Royal Tenenbaums" con Angelica Houston e Ben Stiller.
Sandro Mattana
(aggiornato al 16/11/01)
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