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Billy Wilder
Billy Wilder è sicuramente stato uno dei registi più importanti nella storia del cinema ed è considerato come il maestro della commedia americana. Il suo vero nome è Samuel e nasce nel 1906 a Sucha città all'epoca dell'Austria (ora polacca); il nome Billy gli viene messo subito dalla madre, affascinata dall'America di Buffalo Bill. Dopo aver studiato giurisprudenza inizia la sua carriera di giornalista, prima a Vienna e poi a Berlino, dove collabora con il più importante quotidiano cittadino. Già dal 1929 inizia a scrivere sceneggiature collaborando con il regista tedesco Robert Siodmak, ma con la salita al potere di Hitler Wilder, ebreo, fu costretto a fuggire dalla Germania emigrando prima a Parigi, dove diresse il suo primo lungometraggio dal titolo "Amore che Redime" e poi negli Stati Uniti, mentre i suoi familiari morivano nei campi di concentramento. I primi anni negli Stati Uniti furono difficilissimi: senza soldi, senza conoscere una parola di inglese, Wilder fu costretto ad una vita di stenti, con collaborazioni sporadiche in film di basso livello. La situazione migliora quando nel 1939 scrive la sceneggiatura (con Charles Brackett e Walter Reisch) del film "Ninotchka" diretto dal connazionale Ernst Lubitsch e interpretato dalla straordinaria Greta Garbo che gli vale una nomination all'Oscar per la miglior sceneggiatura. Altre due nomination arrivano (sempre per la sceneggiatura) per "La Porta d'Oro" e "Colpo di Fulmine" di Howard Hawks. Finalmente nel '42 ebbe l'occasione di dirigere il suo primo lungometraggio in America: si tratta di "Frutto Proibito" con Ginger Rogers e nel '44 arriva il suo primo grande capolavoro "La Fiamma del Peccato" che gli fa ottenere altre due nomination all'Oscar sia come regia che come sceneggiatura. Seguono poi "Giorni Perduti" che tratta in modo diretto il problema dell'alcolismo, che gli consente di vincere i suoi primi Oscar come miglior regista e miglior sceneggiatura, "Scandalo Internazionale" e "Il Viale del Tramonto", splendido dramma di una stella decaduta. Impossibile poi dimenticarsi dei suoi film interpretati da Marilyn Monroe come "Quando la Moglie è in Vacanza" o "A Qualcuno piace Caldo" che hanno contribuito a rendere Marilyn una vera diva. Il suo ultimo film è "Buddy Buddy" del 1981 interpretato da Jack Lemmon e Walter Matthau, il film che ha chiuso la carriera di questo straordinario personaggio arrivato a conquistare non solo premi importanti (4 Oscar come regista e altrettanti come sceneggiatore), ma soprattutto la stima e l'affetto di tutti. Si è sposato due volte: la prima con Judith Coppicus nel '36, la seconda nel '49 con Audrey Wilder conosciuta sul set di "Gironi Perduti" e sua compagna fino al suo decesso. È morto il 27 marzo del 2002 per una polmonite.
Sandro Mattana
(aggiornato al 24/05/2002)
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