Con il tempo, con il passare delle pellicole, questa è diventata una serie che compie una digressione al contrario -qualitativamente-. allontanandoci dal 1984 e avvicinandosi al periodo 'focale', alla guerra tra l'umanità e le macchine la serie perde forza. ora, con maggior evidenza, questo sofisticato -solo dal punto di vista decorativo- seguito, fa emergere sempre più chiaro il concetto che concluso il primo film era meglio che di seguiti non ce ne fossero altri (ma che dici, scherziamo? i dollaroni sono pur sempre dollaroni!). poco da fare però; il presente 'passato' (quello del 1984) continua ad essere il più interessante e compatto (anche se a son di dai e dai, prima o poi, scardineranno ciò che di buono è rimasto). come altre operazioni commerciali simili, t-salvation aiuta a capire (non che questa sia una novità), quanto il cinema americano sia cotto. molto cotto; tanto cotto che prima ancora d'entrare in sala la pellicola ti corre in contro. eppure le risorse sembrerebbero esserci. ciò che sgomenta è che il pubblico meriterebbe di più, tuttavia continua ad essere trattato come le mucche al pascolo. un tempo c'era dottor terminator, una buona idea (anche se non tutta farina del sacco di cameron), e un modo di lavorare convincente, pur con i risicati finanziamenti della orion. ora c'è mister salvation, coperto di trucchi, di soldi e -purtroppo- d'aridità.