Il film Colpo d'Occhio, doveva essere per il mio amato Sergio, una consacrazione nel Cinema Italiano, segnalandola ai vertici della cinematografia nostrana. La trama colma di buoni propositi, come l'intreccio con la storia dell'arte e l'estro artistico odierno, la relazione tra insegnante allieva quasi mai scontata e professionale, ma sopratutto la psicologia del regista Rubini mai scontata o banale. Nel film in questione, purtroppo, la trama è lentuccia, tant'è che pochi riescono a non sbadigliare durante la proiezione. Io essendo un amatore di Rubini(meridionale x eccellenza) non posso che ammirare il tentativo di creare un film tendente al capolavoro del giallo, tramite tanto lavoro psicologico e relativi colpi di scena, ma oggettivamente ci riesce poco. A parte la scena di nudo integrale alla Puccini(non nuova visto gli indimenticabili ricordidi di Tutto l'amore che c'è) ho visto poca gente, e a istanti me compreso, a emozionarsi. Il film si vivacizza verso il finale, dove la confessione del protagonista crea modesta suspence, però, mio caro Sergio, il finale mi ha completamente deluso, troppo scontato, o scusaMi, già visto. Ne "La Terra" aveva compiuto un lavoro decorato di dettagli mai scontati, ma per il miglior Rubini ci saranno sicuramente tempi migliori. Ti aspetto con ansia.