finalmente un film tipo thriller coinvolgente,all'inizio non si capisce niente, cosa irritante ma poi a metà nasce la curiosità, sufficiente per rimanere incollati allo schermo fino alla fine.
A mio parere i personaggi andavano sviluppati meglio... forse "meno". Una Puccini un po' nevrotica, soprattutto nella prima parte.. e Scamarcio nel finale esageratamente contraddittorio, poco realistico. Forse più che l' esaltazione delle caratteristiche dei personaggi, anche una colonna sonora diversa avrebbe reso la drammaticità. Del resto bello il soggetto, bravi gli attori.
Prima di iniziare questa recensione, mi sembra doveroso dire che l'ho riconosciuto dai fotogrammi della scena tra Sergio Rubini e Vittoria Puccini. sapevo solamente che l'attrice, nota più che altro per fiction televisive, prestava il corpo e la voce alla protagonista femminile, Gloria. Non è errato, credo, affermare che la trama del film ruoti attorno a questa giornalista d'arte, fidanzata con lo scultore Adrian Scala (Riccardo Scamarcio) e amante del critico d'arte che si occupa del ragazzo.
questa premessa spiega ampiamente, credo, il titolo della mia recensione: la coppia Scamarcio/Puccini si fa testimone della bravura dello stesso regista nel dirigere e dell'accuratezza e precisione con la quale Rubini sceglie ogni singolo dettaglio, dal cast al minimo oggetto scenico, al fine della realizzazione di un buon film; riuscendo ad interpretare anche una parte di rilievo all'interno della sua stessa pellicola.
Ogni personaggio del film risulta ben caratterizzato da una sfumatura di negatività sempre maggiore rispetto a quelli che gli gravitano intorno; sebbene il dominante risulti essere sempre un Sergio Rubini folle di gelosia verso il protetto artista e l'ex amante, la conclusione del dramma sarà affidata ad un dettaglio apparentemente insignifica e lascerà nell'animo dello spettatore un pizzico di malinconia
Scorrevole e intrigante trama ben recitata, in primis da Rubini stesso. Belle anche le luci della fotografia. Solo a tratti un poco lento, recupera spessore grazie alla caratterizzazione dei personaggi, sebbene anche qui Scamarcio non si dimostri all'altezza. Merita un 7 pieno, ma la media é ingiusta...