Film contestatissimo, da tutti tranne che dai gay. La gente, soprattutto quella di sinistra, si aspettava di vedere un film sulla corruzione della Chiesa, come se la corruzione fosse solo nella Chiesa, come se i pedofili fossero solo i preti, come se a far sesso omosessuale debbano essere per forza persone lontane dalla realtà quotidiana e da condannare. Almodovar non condanna nessuno in questo film: lo stesso padre Manolo pedofilo è una vittima di Juan, il quale è il protagonista effervescente, che a sua volta non risulta affatto biasimato dal regista. I critici si aspettavano un rimprovero alla Chiesa, e sono rimasti schifati davanti a un film che invece è l'esaltazione dell'anima drag-queen: canzoni, abiti, parrucche. Gli altri temi sono: la madre, la cocaina, la pedofilia, il transessualismo (del vero ignacio). Ci sono scene di sesso, anche tra minori, ma non hanno nulla di erotico, perchè inserite nella trama del giallo. L'intreccio in giallo infatti rende molto avvincente la storia, che ha 3 momenti: l'infanzia (racconto corale dolcissimo dell'innamoramento di 2 adolescenti maschi tra canti e giochi collegiali),il film nel film (Juan che interpreta Zaara: l'esibizione da dragqueen, il rimorchio di Enrique,il ricatto ), la scoperta della verità (il vero Juan, dal fratricidio al finale; questa forse la parte meno brillante, un pò più pesante rispetto all'entusiasmo delle prime due). Questo film non arriva mai comunque al senso di tragedia angosciosa propria di Tutto su mia madre; rappresenta l'esaltazione del mondo gay, visto anche nel suo aspetto drag. Manca assolutamente il ruolo femminile (tranne la breve comparsa della madre), e impera invece il bellissimo protagonista Ignacio-Juan-Zaara in tutte le sue avvincenti vicende, da uomo e da drag. Ovviamente, chi è infastidito dal mondo gay e non ha alcun interesse nell'arte-drag, soprattutto se è omofobo (e soprattutto se anche lui da ragazzino faceva giochi di mani con un amico), non potrà che disprezzare questo film che celebra sfacciatamente tutto ciò che un gay, e solo un gay può essere. Ciò che ha irritato di questo film è stato non il tema, ma l'entusiamso e la fede con cui il tema è trattato: gli uomini, davanti a un bel ragazzo vestito da donna, hanno paura, e allora biasimano. Qualunque gay invece non potrà che rimanere entusiasta dalla visione di questo film in cui finalmente Almodovar non si serve della donna per portare il gay in scena (come fa in Tacchi a spillo e in Tutto su mia madre), ma fa del gay in drag il protagonista assoluto di un trionfo di musica e colore. Con buona pace dei buon pensanti che odiano questo film e invece apprezzano Tutto su mia madre solo perchè ci sono delle lesbiche. Il prossimo film in uscita non potrà che essere inferiore a questo; ma visto che già esisteva un Tacchi a spillo, possiamo sperare che tra 10 anni Almodovar crei nuovamente una pellicola a tema.
Questo film è divertentissimo. Superbo. Senza ma.
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